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Lo stato Etico e totalitario: la fine della democrazia e l’affermazione del pensiero unico

Oggi ci troviamo in uno stato etico oppressivo dove l'estremismo progressista vorrebbe la censura di tutto ciò che non è in linea con il pensiero unico


Le successive costituzioni democratiche che hanno governato fino al secolo scorso le regole dello stato di diritto fondano il loro essere su un fragile equilibrio fra diritto e libertà, fra interesse pubblico e tutela delle minoranze che si oppone al pensiero unico.

Oggi ci troviamo in uno stato etico oppressivo perché se la democrazia liberale riconosce e difende la libertà di espressione ponendo come limite la tutela della dignità umana, l'estremismo progressista vorrebbe al contrario la censura di tutto ciò che non è in linea con il pensiero unico che viene proposto da un'élite che sembra avere una governance globale ed impone le sue regole del bene e del male da lei stessa definita in funzione di un cambiamento culturale tale da rispondere ad interessi superiori.

La cancel culture è la rappresentazione più distruttiva di un monopolio culturale che cancella la libertà di espressione e della democrazia reale sempre più in bilico per la sua sopravvivenza. La cancel culture dilaga nelle università dove ai docenti non allineati viene vietato di parlare, nelle piazze dove vengono abbattute statue come quella di Churchill dichiarato fascista e quella di Lincoln come razzista e di Colombo come razzista ed ancora nel giornalismo dove si impongono modalità espressive che non offendono la sensibilità di alcuno, poi nella politica che cavalca il pensiero unico ed il dibattito sul gender e sull'economia green diventano i cavalli di battaglia di un pensiero unico che nel non pensiero della società diventano una monarchia culturale senza freni.

Sentire la segretaria del PD che inneggia ad una società libera senza freni al gender inanellando più di dieci sigle a cui potrebbe aggiungere gli indiani apache, i mescaleros, gli hutu, i pigmei del Borneo senza fare una piega ma mostrandosi come esempio di universalità tanto tutto fa brodo. Ci si dimentica dei problemi veri come la disuguaglianza, la povertà, la disoccupazione il degrado morale dei giovani spinti all'ideologia del cambio di gender.
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