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Gli USA oggi come la Germania di Weimar?


Nel gennaio 1923, l'inevitabile morosità nel pagamento dei debiti portò Francia e Belgio all'occupazione della Ruhr. Il tutto mentre il valore del marco scendeva ai minimi storici, sino ad una situazione drammatica: un chilo di pane giunse a costare 400 miliardi. Si generò presto un circolo vizioso: lo Stato stampava carta moneta con valore nominale sempre più elevato mentre chiunque ricevesse denaro tendeva a liberarsene il prima possibile ed in cambio di qualsiasi cosa. Il processo non fece che aumentare l'inflazione, senza dimenticare che chiunque avesse titoli di Stato perse tutto ed i cittadini che vivevano di uno stipendio statale lo videro continuamente adeguato, fino a vedersi corrispondere la somma quotidianamente. Ad ottenere dei guadagni furono naturalmente i possessori dei beni reali (agricoltori ad esempio), oltre naturalmente a coloro che avevano contratto dei debiti.

Il risentimento generato dal dramma sociale ed economico che erodeva la Germania si manifestò nell'ampio sostegno che il Nazionalsocialismo di Hitler ricevette lentamente ma progressivamente in tutto il paese: nel 1933 alla cancelleria viene nominato Adolf Hitler che affidò a Hjalmar Schacht il governo dell'economia e la scelta su cosa fare per allontanarsi del dramma crescente e difficilmente gestibile. Schacht, denominato il mago della moneta in soli 5 anni rimise la Germania in piedi risanandola e contribuì alla formazione del Reich di Hitler. Le sue azioni di politica economica e finanziaria sono ancora oggi di grande attualità ma sono dimenticate e si va avanti nel vuoto.

A differenza degli Usa di oggi, che hanno continuato a stampare dollari di carta senza sottostante dal 1971, con la fine del “gold exchange standard” la Germania aveva perso la guerra e non poteva imporre l'uso della sua moneta per creare la domanda e sostenerne il valore in modo artificiale e forzoso. L'avvio del petrodollaro e la creazione del sistema Swift nel 1973 hanno avuto la funzione di obbligare i paesi occidentali ad usare solo il dollaro per le transazioni internazionali ed in questo modo l'Italia ha subito una devastante inflazione causata dal deprezzamento della lira e creando le condizioni per l'espansione del debito pubblico, fattori sui quali ha pesato certamente una classe politica sempre più incapace di affrontare problemi superiori alla sua.

Una situazione simile a quella della Germania del 1933 sembra delinearsi negli Usa in cui la massa incontrollata di carta moneta – il papier dollar – senza una base sottostante si accumula sempre più verso una sua progressiva svalutazione nella misura in cui gli Usa non saranno più in grado di obbligare l'uso estensivo del dollaro nelle transazioni internazionali facendogli perdere il ruolo di moneta di riferimento globale ormai a rischio.
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