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UE: i lupi con la pelle d'agnello

Gualtieri a via XX Settembre e Gentiloni a Bruxelles

La mimesi è una ricetta invariabile, in natura.

I predatori si dissimulano, assumendo sembianze poco aggressive per non impaurire le vittime.

Le prede, a loro volta, cercano di sottrarsi alla cattura confondendosi con l'ambiente circostante.

Tra la Commissione europea sono anni di conflitto continuo, più o meno violento, sulla questione del deficit pubblico e del debito che cresce inarrestabile. E sono continue le minacce di aprire una procedura di infrazione.

Bruxelles è vissuta da molti italiani come la capitale di una potenza di occupazione, l'Unione europea, che viola di continuo la nostra sovranità. Ci sono, naturalmente, tanti altri italiani che la pensano diversamente: non c’è alternativa all'austerità, un male necessario. L'ancoraggio all'Europa ci salverà dai nostri vizi.

Il fatto è che vedersi continuamente rimbrottati da un Commissario agli Affari economici che parla un'altra lingua, e che talora ha un cognome straniero impronunciabile, acuisce il senso di insofferenza.

Vedere continuamente messo all'angolo il nostro Ministro dell'Economia mortifica ciò che rimane dell'orgoglio nazionale: deve rispondere entro 48 ore, o le sanzioni saranno pesanti.
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