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Cornuti e mazziati? L'Italia chieda il risarcimento dei danni

Dazi americani e colpe europee

C'è, come al solito, chi fa finta di non capire.

Come Italia, siamo colpiti dai dazi americani che sono stati autorizzati dal WTO, ma senza averne alcuna colpa, e soprattutto senza aver mai aver avuto alcun beneficio dalla partecipazione al consorzio europeo Airbus.

La questione dei dazi americani nei confronti di una serie di merci europee per un importo compensativo di 7,5 miliardi di dollari, riguarda gli aiuti di Stato che sono stati concessi nel corso degli anni al consorzio Airbus, danneggiando ingiustamente il concorrente americano Boeing.

Gli Usa si sono appellati da anni al Wto per questa distorsione, ed alla fine hanno ottenuto ragione.

Per rivalersi, sono stati autorizzati ad imporre dazi alle merci europee. In concreto, la lista delle merci europee sottoposte ai dazi americani colpisce una serie di prodotti, soprattutto quelli aeronautici e quelli meccanici, ma include anche i vini, i formaggi ed i salumi. Serve a colpire le esportazioni della Francia negli Usa, ma ci andiamo di mezzo anche noi. Pasta ed olio di oliva sono stati esentati, per nostra fortuna.

Insomma, gli Usa hanno cercato di penalizzare soprattutto le produzioni industriali ed agroalimentari di Francia e Germania, che sono i soci di riferimento del consorzio Airbus, e dalla cui attività hanno tratto beneficio.

Ma di mezzo ci entrano purtroppo anche le produzioni italiane, dal Parmigiano al Pecorino sardo, per non parlare del Prosciutto di Parma, solo per citare i marchi più famosi.

Ci andiamo di mezzo per una questione molto semplice: l'Europa, essendo una Unione doganale, partecipa in quanto tale al Wto.

E le sanzioni americane, in termini di dazi doganali compensativi dichiarati ammissibili, si applicano indistintamente a tutti i prodotti dell'area doganale europea: il fatto che l'Italia non abbia niente a che fare con il consorzio Airbus è irrilevante.
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