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Cina, USA e getta

Come a Bisanzio: Alleati e Nemici cambiano di continuo, per convenienza


Le industrie americane ed europee hanno mollato la presa sui sistemi di telecomunicazione dalla fine degli anni Novanta. Hanno lasciato fare tutto alla Cina, così come negli anni Settanta avevano lasciato fare tutta l'elettronica di consumo ai Giapponesi ed ai Coreani: dagli apparecchi radio alle televisioni, dai registratori a cassette fino ai lettori di CD.

Gli Americani hanno usato in vario modo la Cina, nel corso degli anni: a partire dagli anni Settanta, l'hanno voluta come alleata, strumentalmente, per isolare l'URSS. Una volta che l'Unione Sovietica è stata portata alla dissoluzione, hanno usato la Cina come piattaforma produttiva globale a basso costo, facendola entrare nel WTO senza nessun accordo valutario. Le multinazionali americane hanno investito in Cina trasferendo tecnologie preziose ai loro partner locali, ma hanno fatto utili colossali: mentre pagavano a costi cinesi, incassavano a prezzi occidentali.

Ora si potrebbe sfruttare l'enorme scombussolamento determinato dalla epidemia di coronavirus per assestare il colpo, e chiudere il mercato americano alle merci cinesi, che segnano un surplus annuo di 500 miliardi di dollari.

Riportare in America molte produzioni potrebbe essere impossibile, ma dirottarle in India oppure in altri Paesi asiatici potrebbe valerne la pena: sarebbero questi i nuovi alleati degli USA, che avrebbero l'occasione per arricchirsi ai danni della Cina, mentre quest'ultima diventerebbe il nuovo nemico globale.

Esattamente come accadde per l'Unione Sovietica.

Nessuna alleanza è per sempre.

Nessun nemico va distrutto completamente, perché potrebbe diventare utile in futuro.

Come a Bisanzio: Alleati e Nemici cambiano di continuo, sempre per convenienza

Cina, USA e getta
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