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Il Virus, opportunità Tutti-Frutti

Mentre i Governi cavalcano la fase Post-Emergenza, le opposizioni aspettano al varco


In Europa, la discontinuità serve all'Asse franco tedesco.

Il conflitto geopolitico tra Usa e Cina impone una accelerazione delle politiche volte a fare della Unione un soggetto "quarto”, nel confronto globale, accelerando la transizione verso modelli di produzione più sostenibili dal punto di vista ambientale, riportando al centro le nuove tecnologie e la capacità di competere alla pari con i colossi americani e cinesi. Decenni di Antitrust europeo, attento alla competizione interna, hanno limitato la crescita di soggetti in grado di contrapporsi. Solo Airbus, creata volutamente per contrastare il predominio americano della Boeing, ha fatto eccezione alla regola.

L'asse franco-tedesco ha interesse a strumentalizzare questa fase post-pandemica per rafforzare un assetto di programmi europei che superino il tradizionale divieto di aiuti di Stato alle industrie in quanto distorcono la concorrenza. I programmi europei, se finanziano programmi industriali sono per principio "pro-competitivi". Gli incentivi di Bruxelles sono una maschera ben costruita: andranno a sostenere i processi di sviluppo delle imprese che fanno capo a Parigi ed a Berlino.

Il Recovery Fund, il programma di aiuti volti a realizzare la Next Generation UE, è solo una trappola, un amo al quale agganciare i Paesi indeboliti da un decennio di austerità forzata, imposta con il Fiscal Compact, e che rischiano il collasso finanziario e sociale dopo questa nuova crisi.

Ben conoscendo l'atteggiamento fortemente negativo delle popolazioni europee verso il controllo internazionale esercitato dalla Troika e dal Fondo Salva Stati, si mette in piedi una commedia in cui la regia è il controllo di Bruxelles sulla gestione dei programmi di aiuto previsti dal Recovery Fund: saranno condizionati ad una serie di impegni di sottomissione, sulla base delle disposizioni dell'articolo 122 del Trattato: "Qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un'assistenza finanziaria dell'Unione allo Stato membro interessato".
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