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Quando lo Stato si fa Genitore

In Cina è stato limitato drasticamente l'uso dei videogiochi da parte dei minori

Quella del gioco, dai videogiochi sulle consolle a quelli in rete fino alle scommesse ed alle lotterie istantanee, passando per lo sport teletrasmesso, è assai più di un'industria.

E' un aspetto ormai cruciale della vita contemporanea, sia dal punto di vista personale che sociale, visto che per i giochi e le scommesse si usano piattaforme tecnologiche, gli smartphone ed internet, di cui ormai tutti hanno la disponibilità: il loro uso per finalità assai differenti, dalla comunicazione diretta a quella sui social media, dall'accesso alle informazioni al mero divertimento come i giochi o le scommesse, è in grado innanzitutto di alterare profondamente le relazioni temporali tra una attività e l'altra.Una volta, anni fa, per poter giocare era necessario recarsi in un luogo particolare, in un campetto con la palla, oppure avere comunque un "giocattolo", quale che fosse, dal trenino in miniatura Rivarossi, al Meccano oppure al Lego: oggi il giocattolo è virtuale, non più fisico, essendo collassato nel dispositivo, consolle o smartphone, e nella la rete, come lo sono talora anche gli avversari con cui ci si confronta o gli amici con cui si condivide lo stesso videogioco.

Una seconda, immensa differenza rispetto al passato, è che i videogiochi hanno una logica intrinseca, cui si deve sottostare interagendo, mentre i giocattoli del passato erano per lo più dei semplici strumenti che consentivano di esercitare la propria creatività. Oggi, ogni gioco è una storia a sé, che ha spesso un antecedente ed un sequel: è un racconto, una situazione predefinita, in cui ci si deve calare, immedesimandosi in un ruolo. E' una vita virtuale, quella che si rappresenta nei videogiochi, con situazioni di penalizzazione o di premialità: regole cristallizzate, immodificabili.
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