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Concessioni balneari: Gare sì, ma niente Aste

Procedure di gara competitive, per tutelare il "diritto di accesso al mare"


A valle della ricognizione delle concessioni in essere, che è stata prevista dal Governo in vista della adozione dei principi di liberalizzazione e trasparenza nelle procedure di assegnazione delle nuove concessioni, visto che quelle in essere andranno tutte a scadere improrogabilmente entro la fine del 2023.

Occorre procedere in modo assai diverso dal passato.
  • Innanzitutto, ripartire in modo paritario le spiagge, tra "aree libere" all'accesso e alla fruizione, ed "aree in concessione". Non è infatti ammissibile continuare con una completa ed ininterrotta privatizzazione di tutti i lidi, come accade in molte città italiane. Spesso non c'è un buco tra una spiaggia in concessione e l'altra, né un varco di accesso e nemmeno un pezzetto di "spiaggia libera".
  • C'è un'altra sciocchezza che va contrastata: l'idea che lo Stato debba "fare soldi" con il provento della concessione. Il punto cruciale non è quello di incassare il più possibile con la procedura di assegnazione, mediante un'asta al rialzo, tenendo conto che i biglietti di ingresso saranno ovviamente gravati della spesa così sopportata.
  • I proventi fiscali devono essere basati sulla gestione economica, e non "vendendo" la concessione della spiaggia a chi ha più soldi da anticipare per pagarla e poi fa come crede nella gestione.
  • Il bando di gara per la assegnazione della concessione deve essere formulato in modo da privilegiare la più ampia offerta di servizi e da assicurare la loro fruibilità al prezzo migliore. Naturalmente, si possono fare gare per assegnare lidi di diverso livello di offerta e di prezzo, ad una o più "stelle": questo significa assicurare una ampia libertà di scelta ai cittadini.
  • I bandi di gara per le concessioni devono quindi prevedere la tipologia di offerta (le "stelle"), i prezzi di listino per i servizi ed un criterio di adeguamento. Per il personale, soprattutto quello stagionale, deve essere individuato il contratto di lavoro di riferimento. Il canone della concessione sarà invece fisso, parametrato unicamente alla dimensione dell'area ed al numero di "stelle".
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