Facebook Pixel
Milano 30-apr
33.746,66 0,00%
Nasdaq 1-mag
17.318,55 -0,70%
Dow Jones 1-mag
37.903,29 +0,23%
Londra 1-mag
8.121,24 -0,28%
Francoforte 30-apr
17.932,17 0,00%

BCE: una nuova, pericolosa Exit Strategy?

Ancora troppe incertezze: è rischioso ridurre l'inflazione strangolando i mercati

La BCE sta riducendo violentemente la quantità di moneta in circolazione: basta entrare sul sito e guardare l'andamento del grafico che mostra l'andamento dell'M3, l'aggregato considerato significativo che considera la moneta contante, i depositi bancari a vista e quelli a breve termine.

C'è una impressionante analogia nelle pendenze della curva che esprime la percentuale di crescita su base annua di M3: scende velocemente, a partire dai due picchi analoghi di espansione, registrati nel gennaio 2008 e nel gennaio 2021, quando la dinamica era in entrambi i casi attestata attorno al +11/12% in ragione d'anno. Nel gennaio 2010, la crescita di M3 fu addirittura negativa: il ritmo di crescita era stato azzerato in 24 mesi. A gennaio scorso, la crescita di M3 era del +3,8% : il ritmo di crescita è stato ridotto di due terzi in dodici mesi.

Jean Claude Trichet, allora alla guida della BCE, si fece sempre più convinto della necessità di ridurre la liquidità sul mercato finanziario, in considerazione del crollo dei valori azionari e del congelamento del commercio internazionale che era stato determinato dalla crisi americana del settembre 2008. E si convinse della necessità di contrastare l'inflazione risorgente già nel corso del 2011, con due aumenti dei tassi di interesse, di appena un quarto di punto alla volta:

Ed invece, purtroppo, le condizioni di squilibrio sottostanti, dal default della Grecia nei primi mesi del 2010 alle difficoltà colossali incontrate dalle banche spagnole nel luglio successivo nel rimborsare i prestiti esteri, determinavano un continuo “contagio” di tensioni, con gli spread sul debito pubblico italiano che montavano pericolosamente. Fu solo a novembre del 2011, con l'arrivo di Draghi, che si ribaltò l'orientamento della politica monetaria, azzerando i tassi che erano appena stati alzati ed immettendo con due operazioni di Ltro (rifinanziamento a tre anni) liquidità nel sistema bancario senza un limite preordinato.

Christine Lagarde, ora alla guida della BCE, è stata protagonista di una politica monetaria eccezionalmente accomodante durante il biennio 2020-2021, attraverso due congiunte immissioni di liquidità: attraverso il Qe, che era ripreso già nel novembre 2019 e che è terminato nel giugno 2022, e con il PEPP (Pandemic emergency purchase program) iniziato nel marzo del 2020 e terminato nel marzo 2022. Fiumi di liquidità sono stati immessi sul mercato, mentre l'economia era paralizzata per l'epidemia in atto.
Condividi
"
Altri Editoriali
```