(Teleborsa) - L'economia del Giappone si conferma a due colori a inizio 2016.
Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell'Industria (METI), nel mese in esame le
vendite al dettaglio sono risultate in calo per il terzo mese consecutivo mostrando un calo tendenziale dello 0,1% dopo il
-1,1% di dicembre. Il dato è
decisamente al di sotto delle attese degli analisti che stimavano un incremento dello 0,5%.
In forte calo le vendite all'ingrosso, che segnano un decremento del 6,3% su anno dal -3,1% precedente.
La
produzione industriale ha mostrato invece un andamento contrastato, dal momento che, fa sapere sempre il METI nella stima preliminare, l'indice destagionalizzato è
salito del 3,7% mensile, dopo il
calo dell'1,7% del mese precedente, risultando
al di sopra delle attese degli analisti che avevano previsto un incremento del 3,3%.
Su base annua, tuttavia, l'output è sceso del 3,8% dal -1,9% di dicembre.
Le
consegne sono cresciute del 3,4% rispetto al mese precedente, mentre le
scorte hanno registrato una variazione negativa dello 0,3%. La
ratio delle scorte, infine, si è attestata a -2,1.
Intanto in Giappone continuano a infuriare le
polemiche contro la decisione della Bank of Japan di portare i tassi sui depositi in negativo.
Un sondaggio condotto dal quotidiano
Nikkei e da
TV Tokyo ha mostrato che il
53% degli intervistati si è espressa negativamente nei confronti dell'attuale politica monetaria. Solo il 23% appoggia le scelte del Governatore Haruiko Kuroda.