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Piazza Affari in retromarcia come le altre Borse europee

Il FTSE Mib ha aperto con un ribasso dello 0,11%. Attesa una riduzione dei volumi in vista della chiusura di Wall Street per il Giorno del Ringraziamento

Commento, Finanza
Piazza Affari in retromarcia come le altre Borse europee
(Teleborsa) - Partenza in rosso per Piazza Affari e le altre principali Borse del Vecchio Continente, poco aiutate dall'andamento debole dei listini asiatici.

Da rilevare, inoltre, che nel pomeriggio verranno a mancare input da Wall Street, che oggi resterà chiusa per il Giorno del Ringraziamento mentre domani tratterà solo metà giornata. E' dunque possibile una riduzione dei volumi di scambio.

Intanto gli investitori stanno ragionando sui Verbali dell'ultima riunione del FOMC in cui è emerso un certo ottimismo sull'economia statunitense, anche se permangono dubbi sulle prospettive di risalita dell'inflazione. Praticamente scontato un nuovo rialzo dei tassi a dicembre, meno chiaro il pattern di ritocchi nel 2018.

Dal fronte macroeconomico, c'è attesa per il PMI dell'Eurozona e per il PIL del Regno Unito dopo il drastico taglio delle stime sull'economia annunciato oggi dal Ministro delle Finanze Hammond.

Intanto la Germania ha diffuso positivi dati sulla crescita, confermandosi locomotiva d'Europa.

Sul valutario l'Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,11%.

Tra le commodities, stabile l'oro a quota 1.289,1 dollari l'oncia mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) lima lo 0,34% dopo il buoni apprezzamenti della vigilia sostenuti dalle attese per il vertice OPEC di fine mese, in occasione del quale potrebbero essere estesi i tagli alla produzione, e dal calo delle scorte di greggio USA superiore alle attese.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota 141 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,77%.

Tra i mercati del Vecchio Continente Francoforte arretra dello 0,56%, Londra dello 0,54%, Parigi dello 0,26%.

Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,23% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 24.583 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,33%, come il FTSE Italia Star (-0,5%).

A Piazza Affari non si salva alcun comparto. Nella parte bassa della classifica di Piazza Affari, sensibili ribassi si manifestano nei comparti Automotive (-0,77%), Servizi per la finanza (-0,68%) e Alimentare (-0,55%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano figurano Leonardo (+1,13%) e Mediaset (+0,52%), quest'ultima ancora sostenuta dal possibile accordo con Vivendi.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fiat Chrysler, che lascia sul parterre lo 0,94%.

Piccola perdita per CNH Industrial, che chiude con un -0,81%.

Tentenna Campari, che cede lo 0,71%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Astaldi (+1,64%) che ieri ha annunciato tre nuove commesse da 400 milioni di euro. Bene Enav (+0,82%), doBank (+0,82%) e Cattolica Assicurazioni (+0,56%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca Ifis, che prosegue le contrattazioni a -1,65%.

Scivola Credem, con un netto svantaggio dell'1,49%.

In rosso Tamburi, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,30%.

Spicca la prestazione negativa di Sogefi, che scende dell'1,23%.
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