(Teleborsa) -
Partenza in forte rialzo per Piazza Affari, che beneficia delle
rassicurazioni del Ministro dell'Econonomia Tria sulla posizione dell'Italia nei confronti dell'euro e sulla volontà del Governo di attenersi agli obiettivi di riduzione del debito/PIL.
Il listino milanese sovrasta nettamente
le altre Borse europee, che limitano i guadagni entro il punto percentuale.
Al momento gli investitori non sembrano comunque scontare l'
ansia da banche centrali. Questa settimana
si riuniranno i comitati di politica monetaria della Bank of Japan, della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. L'Istituto centrale americano dovrebbe annunciare un nuovo aumento dei tassi, l'Eurotower la fine del
quantitative easing.
Sembra inoltre bypassato il
sostanziale nulla di fatto in materia di guerra commerciale emerso al G7 in Canada mentre sale l'attesa per il
vertice tra Donald Trump e Kim Jong Un.
Scarna l'agenda macroeconomica, fatta eccezione per
Giornata strepitosa per Piazza Affari, che fa ancora meglio della buona performance degli euro listini.
Sul valutario lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,41%.
Tra le commodities l'
Oro lima lo 0,13%, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) scende a 65,48 dollari per barile.
Ottimo il livello dello Spread, che
scende fino a 238 punti base, con un calo di 26 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 2,86%.
Nello scenario borsistico europeo Francoforte avanza dello 0,65%,
Londra dello 0,44%,
Parigi dello 0,37%.
A Piazza Affari il FTSE MIB mostra invece un balzo del 2,16%; sulla stessa linea, balzo del
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 24.022 punti. Buona la prestazione del
FTSE Italia Mid Cap (+1,21%), come il FTSE Italia Star (0,7%).
A far da traino le banche, tutte in cima all'indice che racchiude le società capitalizzate. Brillano
Unicredit +4,50%,
Intesa Sanpaolo +4,12%,
Banco BPM +4,04% e
BPER +3,91%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
ERG (+4%),
SOL (+3,15%),
Credem (+2,70%) e
Banca Ifis (+2,30%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
IGD che segna una discesa del 3,67%.