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Premio sviluppo sostenibile a Milano, Mapei e Montagna 2000

Ecco gli esempi virtuosi di città e aziende sostenibili e le ragioni per cui sono state premiate a Ecomondo

Ambiente, Economia, Energia, Sostenibilità
Premio sviluppo sostenibile a Milano, Mapei e Montagna 2000
(Teleborsa) - Tre esempi virtuosi di sviluppo sostenibile: la città di Milano, l'azienda del calcestruzzo Mapei e la centrale idroelettrica Montagna 2000. Sono questi i Premi sviluppo sostenibile 2019, assegnati nell'ambito di Ecomondo dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Italian Exhibition Group, la società che gestisce la Fiera di Rimini.

Al Premio, giunto all'unidicesima edizione, è stato accordato il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente ed è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. La cerimonia di premiazione è avvenuta oggi all'interno di Ecomondo, alla presenza del Presidente della Commissione Premio, Edo Ronchi, e di tutta la Giuria.

La novità dell’edizione del 2019 è l’assegnazione del Premio non solo alle imprese ma anche alle città italiane. Le tre categorie in gara sono state infatti Green City - in collaborazione con il Green city network; per le Imprese il settore Economia Circolare - in collaborazione con il Circular economy network - e le Energie Rinnovabili. Accanto alle tre aziende vincitrici, ci sono altre 27 aziende segnalate che riceveranno una targa di riconoscimento.

"Il Premio – dichiara Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – si propone di promuovere e far conoscere le buone pratiche e le tecnologie di successo della green economy italiana. Anche quest’anno la selezione ha avuto a disposizione una platea ampia di partecipanti: sceglierne solo 10 per settore non è stato facile per la Commissione degli esperti del Premio. Abbiamo registrato infatti una crescita della qualità green di molte iniziative che fa ben sperare".

Il primo premio Green City va alla città di Milano per un ampio ventaglio di iniziative: il Contatore ambientale, uno strumento di facile comprensione per conoscere i vantaggi di una buona raccolta differenziata e del riciclo; l’introduzione della low emission zone per la limitazione progressiva della circolazione dei veicoli inquinanti; L'obiettivo trasporto pubblico 100% elettrico al 2030 con lo sviluppo dei sistemi di sharing; il recupero del cibo ancora commestibile; la campagna “Plastic Free”; gli interventi per la rigenerazione degli spazi urbani e per la riduzione dell’impronta di carbonio e l’aumento della capacità di adattamento agli eventi legati al cambiamento climatico. È in corso di definizione poi il Piano per la qualità dell’aria e il clima.

Il Primo premio Economia Circolare viene assegnato alla Mapei per la produzione del Re-CON ZERO EVO, un additivo innovativo che consente di trasformare il calcestruzzo reso (quota parte di calcestruzzo che viene reso in betoniera) in un materiale granulare che può essere integralmente riutilizzato per la produzione di nuovo calcestruzzo, invece di smaltirlo come rifiuto. Si stima che il calcestruzzo reso costituisca circa il 3% della produzione, pari a 900 milioni di tonnellate/anno su scala globale. Re-CON ZERO EVO rappresenta un ottimo esempio di economia circolare, con importanti vantaggi ambientali in termini sia di materiali consumati sia di energia risparmiata e quindi anche in termini di emissioni di CO2.

Il primo premio Energie Rinnovabili va a Montagna 2000 per la realizzazione della centrale idroelettrica sul tratto acquedottistico di Nola-Frasso (Parma). L’azienda, che gestisce il servizio idrico integrato a totale partecipazione pubblica nelle Valli del Taro e del Ceno, ha realizzato un impianto idroelettrico di potenza nominale di 99 kWe che recupera energia dal servizio idrico integrato: l’acqua utilizzata per la produzione elettrica scorre all’interno dei tubi dell’impianto acquedottistico, senza intaccare il processo di potabilizzazione dell’acqua e senza prelievi da altri corpi idrici. In particolare, l’impianto impiega al posto di una condotta forzata una semplice condotta di adduzione già presente nell’impianto acquedottistico, oltre che i serbatoi già a servizio della rete con un impatto minimo sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico. La centrale sfrutta un salto geodetico di 515 metri grazie alla morfologia naturale del territorio, per cui si tratta di un progetto ad alta replicabilità nei territori montuosi dove le condizioni naturali e geodetiche lo consentono.
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