(Teleborsa) - Le
borse europee hanno
chiuso la seduta odierna in leggero rialzo, dopo la diffusione del dato sull'inflazione della zona euro, che
ha registrato un ulteriore rallentamento a novembre, consolidando l'
idea che i tassi di interesse della BCE abbiano ormai raggiunto il picco. In particolare, il CPI flash ha registrato variazioni di -0,5% m/m (rispetto a -0,2% atteso e +0,1% precedente) e di +2,4% a/a (rispetto a +2,7% atteso e +2,9% precedente). Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, "la bilancia dei rischi sul profilo atteso di inflazione pende ancora, seppur in minor misura, verso l’alto per via di possibili nuovi shock sulle componenti più volatili (energia ed alimentari)".
Sempre sul fronte macro, nell'Eurozona a ottobre il
tasso di disoccupazione è
rimasto fermo al 6,5%, mentre in Italia nello stesso mese è salito da 7,6% a 7,8%.
Sessione debole per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,57%. Sessione debole per l'
oro, che scambia con un calo dello 0,35%. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,63%, scendendo fino a 75,81 dollari per barile.
Torna a salire lo
spread, attestandosi a +177 punti base, con un aumento di 4 punti base, con il
rendimento del BTP decennale pari al 4,22%.
Tra i listini europei guadagno moderato per
Francoforte, che avanza dello 0,30%, piccoli passi in avanti per
Londra, che segna un incremento marginale dello 0,41%, e giornata moderatamente positiva per
Parigi, che sale di un frazionale +0,59%.
Sostanzialmente stabile
Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il
FTSE MIB che si ferma a 29.737 punti; sulla stessa linea, incolore il
FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 31.694 punti, sui livelli della vigilia. Sulla parità il
FTSE Italia Mid Cap (+0,16%); come pure, senza direzione il
FTSE Italia Star (+0,06%).
Alla chiusura di Milano risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta del 30/11/2023 è stato pari a 5,94 miliardi di euro, con un incremento del 119,21%, rispetto ai precedenti 2,71 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente a 1,43 miliardi.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Saipem (+3,41%),
Tenaris (+2,71%),
Snam (+1,40%) e
Telecom Italia (+1,21%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Ferrari, che ha archiviato la seduta a -1,43%. Fiacca
Unicredit, che mostra un piccolo decremento dell'1,34%. Discesa modesta per
BPER, che cede un piccolo -0,81%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
SOL (+3,21%),
Sanlorenzo (+2,18%),
Ariston Holding (+1,99%) e
De' Longhi (+1,94%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Salcef Group, che ha archiviato la seduta a -3,29%. Calo deciso per
Ferretti, che segna un -3%. Sotto pressione
Cementir, con un forte ribasso del 2,33%. Soffre
Intercos, che evidenzia una perdita del 2,27%.