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Mercati deboli. Londra chiude in anticipo

Attesa l'inflazione PCE negli Stati Uniti a novembre

Commento, Finanza, Spread
Mercati deboli. Londra chiude in anticipo
(Teleborsa) - Si muove all'insegna della cautela la seduta finanziaria delle borse europee, con gli occhi degli investitori puntati sull’inflazione PCE negli Stati Uniti, a novembre, il dato preferito dalla Federal Reserve. L'indicatore è atteso in calo e potrà essere utile per ricavare indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della banca centrale americana.

Sul mercato valutario, l'Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,101. L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,40%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+1,39%), raggiunge 74,92 dollari per barile.

Lo Spread fa un piccolo passo verso il basso, con un calo dell'1,23% a quota +161 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,59%.

Tra i mercati del Vecchio Continente incolore Francoforte, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, senza slancio Londra, che negozia con un +0,15%, e Parigi è stabile, riportando un moderato +0,04%. A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 30.271 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 32.383 punti, sui livelli della vigilia.

In cima alla classifica dei titoli più importanti
di Milano, troviamo ENI (+0,88%), Tenaris (+0,81%) e Generali Assicurazioni (+0,63%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Brunello Cucinelli, che ottiene -1,08%.

Piccola perdita per Moncler, che scambia con un -0,92%.

Tentenna Amplifon, che cede lo 0,88%.

Sostanzialmente debole Banco BPM, che registra una flessione dello 0,83%.

Tra i protagonisti del FTSE MidCap, De' Longhi (+3,02%), D'Amico (+2,73%), GVS (+1,85%) e Sanlorenzo (+1,17%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Juventus, che ottiene -2,43%.

In rosso Alerion Clean Power, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,81%.

Spicca la prestazione negativa di Seco, che scende dell'1,53%.

Si muove sotto la parità Ferretti, evidenziando un decremento dell'1,14%.
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