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Faites vos jeux

Inizia la settimana decisiva, l'ennesima.

Inizia la settimana decisiva, l’ennesima
Rouge, noir. Pair, impair. Manque, passe. Samaras, Tsipras. Sono scommesse binarie, come quelle sulla Grecia prima del voto. O va in un modo o va nell’altro. Poi ci sono le situazioni aperte, con esiti possibili molteplici, come è stato il caso per la riunione della Fed. Le aspettative avevano una grande dispersione, si andava dal nulla di fatto alla terza tranche di Quantitative easing, passando per la scelta più ovvia e di basso profilo, la continuazione dell’operazione Twist, con la quale la Fed allunga la scadenza dei titoli che ha in portafoglio senza allargare la dimensione del suo bilancio.

Nel fare le sue scommesse sulle decisioni della Fed il mercato ha voluto includere anche la possibilità o il desiderio di essere sorpreso con qualcosa di nuovo e di creativo, qualcosa cui nessuno aveva mai pensato. Alla fine la Fed ha scelto il basso profilo e ha servito al mercato l’ennesimo piatto di minestrone, nutriente ma certamente non eccitante.

Il Fomc è pieno di autorevoli professori delle migliori università americane, grandi chef capaci delle creazioni più audaci. Se ha scelto il minestrone è per due ragioni. La prima è che ha preferito tenere in frigorifero il meglio per servirlo nel caso in cui i leader europei, la settimana prossima, si prendano a male parole e abbandonino l’euro al suo destino. La seconda è che gli chef del Fomc sono divisi per linee politiche, ideologiche, dottrinarie e perfino geografiche (le Fed regionali delle coste, aggressive, contro quelle del cuore del paese, quasi tutte prudenti) e solo il minestrone, per il momento, può metterli d’accordo.
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