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Baloon Bull

Amare o odiare il rialzo, l’importante è esserci.

Il filo rosso che lega queste esperienze è la riproposizione di oggetti della vita quotidiana rimossi dal loro contesto e quindi visti con altri occhi e con un effetto di straniamento. A ogni passaggio generazionale, tuttavia, la virulenza iniziale si stempera, per poi sparire del tutto.

Il Dada nasce nel 1916 in piena guerra. Ha una forte carica di ribellione radicale e prepolitica. Vuole essere anti-arte e anti-senso. L'orinatoio di Duchamp è del 1917. Lo volevamo gettare in faccia al pubblico, scriverà mezzo secolo più tardi il dadaista Richter, volevamo sfidare la gente e oggi vediamo invece che lo stesso oggetto viene visto addirittura come esteticamente piacevole.

Un Baloon Dog di Koons impreziosisce la reggia di VersaillesNella Pop Art la carica violenta si degrada in semplice ironia o, al massimo, in un educato e composto pensiero critico. Alla rivista Life, che nel 1964 lo definisce il peggior artista di tutti i tempi, Roy Lichtenstein risponde che più i suoi lavori sono simili agli oggetti originali più sono minacciosi e critici. Nessuno, però, si sente davvero molto minacciato dai suoi fumetti. Sarà forse più inquietante, qualche anno più tardi, Andy Warhol, ma più per i tratti della sua personalità di devoto cattolico e perverso polimorfo che per le sue zuppe Campbell e i suoi multipli di Marilyn Monroe.

Con Koons la perdita di carica ideologica diventa praticamente completa. Il severo messaggio situazionista di Guy Debord, la società dello spettacolo che feticizza la merce e omologa e aliena le persone, diventa in Koons lo sguazzare apparentemente felice e spensierato ai confini del Kitsch insieme alla Staller ieri e a Lady Gaga oggi. I suoi cuccioli e maialini di porcellana da edicola della stazione sono talmente disorientanti da fare pensare a qualche inevitabile messaggio nascosto, ma sarebbe l'autore stesso, con una frase forse apocrifa che gli viene spesso attribuita, a negare questa possibilità. Un osservatore, avrebbe detto Koons, potrebbe vedere ironia nelle mie opere, ma io non ne vedo affatto.

In quel grande spettacolo che sarà la bolla azionaria che (probabilmente) verrà vedremo convivere diverse tipologie umane. Ci saranno i critici severi, obbligati a tenere azioni per non perdere terreno rispetto ai benchmark ma in cuor loro odiatori del rialzo. Ci saranno i compratori distaccati e ironici, quelli che saranno perfettamente consapevoli della bolla ma ci staranno dentro perché è sbagliato andare controcorrente, perché si possono comunque fare soldi e perché capiranno in tempo quando sarà il momento di uscire. E poi ci saranno quelli che non si faranno troppi problemi e sguazzeranno felici, spensierati e inconsapevoli nel rialzo, privilegiando naturalmente i titoli più Kitsch, alcuni dei quali già da tempo partiti per la tangente.

(Nella foto: Un Baloon Dog di Koons impreziosisce la reggia di Versailles)
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