Facebook Pixel
Milano 25-apr
33.939,75 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 0,00%
Francoforte 25-apr
17.917,28 0,00%

E consensu gentium

Le cose vanno male perché tutti dicono che vanno male

La prima è che i policy maker non vedono male un 2016 di moderato ritracciamento. Quello che non vogliono è che il ritracciamento sia tale da creare effetti negativi sull'economia. È per questo che, nel momento in cui i mercati hanno iniziato a esagerare con il pessimismo, abbiamo visto un addolcimento delle posizioni della Fed e una linea più aggressivamente espansiva in Europa, Cina e Giappone. E tuttavia, mentre negli anni scorsi bastava una settimana di ribassi per sentire le prime rassicurazioni, questa volta è occorso un mese.

L'ingresso del labirinto del film The Maze Runner. 2014La seconda è che le politiche monetarie cominciano a sembrare meno efficaci. Come nota (da anni) Richard Koo, i tassi possono scendere, ma servono a poco se a nessuno viene voglia di prendere a prestito denaro e se tutti cercano invece di ripagare i debiti perché sono ancora terrorizzati dal 2008. Aggiungiamo che alle banche si chiede di prestare di più (con la pressione dei tassi negativi) ma anche di meno (con la pressione per ratio patrimoniali sempre più elevate). A questo punto, in un mondo normale, dovrebbero subentrare le politiche fiscali. I governi sono però paralizzati, si concedono solo piccoli sforamenti nella spesa ma non si sentono motivati a fare di più, almeno per il momento.

La terza ragione è che se i mercati dovessero mai regalarsi un recupero, riavvicinandosi ad esempio ai livelli di fine 2015, la Fed ritornerebbe a parlare di rialzo dei tassi e le scorribande verso il basso riprenderebbero. Solo in presenza di un'economia forte potremmo vedere contemporaneamente borse alte e Fed che stringe. Sperare è sempre lecito. Ma al momento si vede un'economia globale che va discretamente, ma non così bene.

Sul dollaro rimaniamo strategicamente neutrali. L'indebolimento in corso aiuta la borsa americana, le materie prime, gli emergenti e la Cina. Non aiuta l'Europa nell'immediato, ma potrà aiutarla in marzo quando la Bce dovrà varare una serie di misure ancora più aggressive, volte in particolare a fare ridiscendere l'euro.

Condividi
"
Altri Top Mind
```