Chi investe dovrà però prestare attenzione ai cambiamenti di orientamento nei consumi. Il lusso, i viaggi esotici e le cene al ristorante non scompariranno e un giorno torneranno a rifiorire, ma per qualche tempo la loro offerta risulterà eccessiva rispetto alla domanda. Qualcuno dovrà uscire di scena e sarà bene non averlo in portafoglio. Comprare ai prezzi bassi di oggi chi sopravvivrà sarà per contro un buon affare.
Venendo al breve,
i mercati azionari sono tornati sui massimi post-Covid di un mese fa con un recupero più ragionato e convincente. Ci sono bolle evidenti, ma sono molto circoscritte. Gran parte dell'azionario ha valutazioni equilibrate e in alcuni casi anche depresse.
La
modesta debolezza del dollaro è dovuta più ai meriti delle altre valute che ai demeriti dell'America. La forza dell'euro riflette un'Europa che ha reagito alla crisi meglio di quanto si potesse pensare. L'ultima volta che i mercati si invaghirono dell'Europa fu nel 2017, dopo le presidenziali francesi. Allora si trattò di illusioni, oggi c'è una realtà positiva che, più che nei fin troppo enfatizzati programmi paneuropei, è visibile nei piani nazionali, per una volta solidi e corposi, in particolare in Germania e in Francia.
Fra un anno a quest'epoca, probabilmente, qualche società quotata sarà uscita di scena ma le borse nel loro complesso saranno sopra i livelli attuali e avranno fatto segnare nuovi massimi.
La seconda metà del 2020 sarà di consolidamento, ma sarà bene attraversarla rimanendo investiti in attesa di una ripresa del rialzo.
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