Facebook Pixel
Milano 15:01
34.224,71 -0,07%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 0,00%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 15:01
8.161,11 +0,26%
Francoforte 15:01
18.127,44 -0,18%

La recessione percepita

I mercati come strumento di politica monetaria


In questo contesto palesemente surriscaldato la Fed, una volta constatato che l'inflazione era ormai fuori controllo, ha dovuto cercare di invertire velocemente e drasticamente di segno la psicologia collettiva, portandola da straordinariamente sovraeccitata a depressa in poche settimane. Per farlo ha usato i toni più duri, ha evocato Volcker, ha anticipato gli aumenti dei tassi, li ha spettacolarizzati con la sorpresa dei 75 punti base, ha ostentato indifferenza di fronte agli affanni delle borse.

All'autoflagellazione dei mercati, convinti ormai di vivere in una crisi profonda, non ha corrisposto finora una situazione così negativa dell'economia reale. Casa e auto, i classici settori ciclici, sono in rallentamento, certo, ma i danni non sono ancora rilevanti. Il manifatturiero è debole, anche perché deve smaltire l'eccesso di scorte, ma i servizi, che sono la parte dominante dell'economia, sono generalmente in crescita e sono anzi in pieno boom dove c'è ancora domanda arretrata (come turismo o viaggi aerei).

Al di là del clamore e del baccano programmato della Fed, del resto, non si può dire che le politiche monetarie nel mondo siano particolarmente aggressive. I tassi reali sono ancora ampiamente negativi, il Quantitative tightening è ancora modesto e in giro per il mondo ci sono banche centrali, come quella giapponese, che stanno addirittura accelerando la creazione di liquidità. I governi, dal canto loro, continuano a spendere per il riarmo, per i sussidi per l'energia, per gli investimenti pubblici.

In compenso i pugni assestati nello stomaco dei mercati finanziari sono già riusciti a ridurre le aspettative di inflazione incorporate nei bond e hanno fatto scendere in misura significativa il prezzo delle materie prime, incluse quelle agricole. Quello che avviene sui mercati finanziari non è d'altra parte sfuggito alle imprese, che stanno facendosi più prudenti nel procurarsi scorte e nell'assumere personale.
Condividi
"
Altri Top Mind
```