Si potrebbe fare in modo da anestetizzare il patto sulle spese per investimenti assolutamente necessari per il paese e per il rilancio dell'economia e per provare ad evitare la
drammatica crescita del debito pubblico dovuto in gran parte alle spese correnti usate dalla politica per acquisire consenso, ma con gravi danni sugli equilibri finanziari ed economici del paese.
Tutta questa tendenza a generare una governance contraria alla realtà trova le sue cause nella
prevalenza della burocrazia sulle scelte di sviluppo del paese e dell'Europa in genere. La burocrazia ottusa e staccata dal mondo reale è la causa profonda del dissesto della comunità europea in cui i vari paesi privilegiando gli interessi interni hanno favorito l'invio nella comunità europea di figure di terza e quarta linea incapaci di governare la burocrazia, che in questa mancanza di leadership europea ha trovato campo libero per affermare la sua dominanza.
Di fatto la governance dell'Unione Europea si è burocratizzata esattamente come aveva criticato Max Weber sul
rischio di una razionalizzazione delle procedure che prendono il sopravvento sulle persone. La burocrazia è appunto, per Weber, una forma particolarmente pervasiva e per certi aspetti pericolosa, di tale processo di razionalizzazione, giacché essa implica direttamente la gestione non tanto di oggetti, macchine o procedure, quanto piuttosto di esseri umani, i quali devono essere organizzati per conseguire finalità specifiche. L'apparato giuridico governa l'istituzione ma non è governato a sua volta e evidenzia la
mancanza di modelli culturali e di conoscenza della storia e della politica nelle persone che dovrebbero guidare la governance e non subirla.
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