Facebook Pixel
Milano 18-mar
33.940,96 0,00%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 0,00%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 18-mar
7.722,55 0,00%
Francoforte 18-mar
17.932,68 0,00%

Ma chi ti riconosce?

C'era una volta un credito, ed or non c'è più.

C'era una volta un credito, ed or non c'è più. Se proprio volete i soldi, fate causa. A distanza di anni, nessuno vuole più mettere le mani sui crediti accumulati dalle imprese, e così va in stallo il pagamento degli arretrati deciso dal Governo

La svolta fu decisa dal Governo Monti: la decisione di procedere con il pagamento di tutti i debiti commerciali accumulati dalle PA nei confronti delle imprese fu praticamente l'ultimo atto ufficiale, concordato con la UE tanto era rilevante: 40 miliardi di euro, divisi tra 2013 e 2014. C'è stato poi un incremento dello stanziamento, per 7,2 miliardi.

Sul sito del MEF c'è una intera sezione dedicata alle procedure ed alle informazioni: a fine marzo, agli enti debitori sono stati resi disponibili 23,5 miliardi, pari al 92% delle risorse stanziate nel 2013, e sono stati effettivamente pagati crediti per 23,5 miliardi di euro.

Il Governo ha assunto l'impegno di pagare tutto il resto, praticamente altri 23,7 miliardi di crediti in sospeso, entro il prossimo 21 settembre, per San Matteo, come il Premier ha ufficializzato lo scorso 13 marzo partecipando a Porta a Porta. Mancano tre mesi giusti alla scadenza, considerando anche le ferie estive che certo non aiutano: il Governo, per bocca del Ministro del Welfare Giuliano Poletti, non ha dubbi: "Il Governo vuole pagare". Di rimando, il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha ribattuto che sono stati pagati solo 23 miliardi a fronte di uno scoperto di 100. Eppure è stato fatto un decreto legge su come pagare questi debiti. L'importante è che questi soldi arrivino alle imprese: ancora oggi si muore per i crediti che non arrivano.
Altri Editoriali
```