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Europeisti contro Euroscettici?

Finale di partita


Nessuno può prevedere con esattezza quali risultati usciranno fuori dalle urne, ed ancor meno è facile prevedere quale maggioranza riuscirà a prevalere.

Secondo l'ipotesi più accreditata, ci sarebbe comunque un fronte europeista, composto dai rappresentanti di tre Gruppi: PPE, S&D, ALDE. I Popolari, i Socialisti & Democratici, ed i Liberali federalisti formerebbero una sorta di testuggine. Avrebbero teoricamente una maggioranza in grado di battere il resto delle formazioni all'opposizione: Verdi da una parte, a sinistra; Conservatori, Sovranisti, e Populisti dall'altra.

Sarebbe una sfida strenua, con una configurazione in cui i rappresentanti di Francia e Germania sarebbero praticamente ininfluenti. Nessun francese infatti entrerebbe nel Gruppo PPE, mentre sarebbero pochissimi quelli che aderirebbero ai Democratici & Sinistra.

Il partito che sostiene il Presidente francese Emmanuel Macron, La Republique En Marche, che attualmente non è rappresentato nel Parlamento europeo, si aggiungerebbe a questa maggioranza, aderendo ad un Gruppo più ampio. Si sta cercando perfino di creare un cartello europeista, che faccia un fronte unico. E' una ipotesi assai difficile da realizzare, perché nessun partito sembra voler rinunciare alla propria bandiera.

Insomma, l'asse franco-tedesco si presenterebbe a Strasburgo con una rappresentanza sbriciolata.

C'è un ulteriore elemento da non trascurare: all'interno del PPE ci sarebbero i rappresentanti dei partiti popolari di Austria e Ungheria, guidati dai rispettivi Premier Kurtz e Orbàn, che hanno un orientamento smaccatamente sovranista ed euroscettico. La prospettiva che possano aderire senza fare storie ad una maggioranza smaccatamente europeista sembra francamente difficilmente praticabile: i Popolari potrebbero subire una scissione, perdendo i rappresentanti di questi due Paesi, che aderirebbero al fronte avverso.

Il muro europeista mostrerebbe dunque crepe vistose.
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