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Il Credito, come va? Un disastro!

Il completo fallimento delle politiche europee


Purtroppo, in Italia non è accaduto niente di tutto questo: il sistema bancario, pesantemente provato dalle recessioni del 2008 e del 2012, si è trovato di fronte ad una quantità impressionante di crediti inesigibili. La violenta cura sul versante fiscale, attraverso continue manovre restrittive, ha fatto fallire migliaia di imprese, con pesanti conseguenze sulla occupazione.

Vediamo i numeri.

Tra il 2008 ed il 2018, lo Stato italiano ha pagato interessi sul debito pubblico per 793 miliardi di euro. Solo nel 2018, sono stati pagati 62,5 miliardi. Una cifra folle, che il mercato ha preteso, brandendo la clava dello spread. Negli stessi anni, la Banca del Giappone ha deciso una politica di tassi zero sui titoli di Stato a dieci anni, riducendo drasticamente il peso degli interessi sul bilancio dello Stato giapponese.

In Italia, la erogazione del credito è andata continuamente in picchiata: gli impieghi bancari a favore del settore privato dell'economia, che erano pari a 1.691 miliardi nel 2011, si sono ridotti a 1.660 miliardi nel 2012, a 1.591 miliardi nel 2013 ed a 1.553 nel 2014. Dopo essere rimasti a questo stesso ammontare nel 2015, sono scesi ancora: 1.540 miliardi nel 2016, e 1.503 miliardi nel 2017.

A dicembre 2018 gli impieghi erano crollati, arrivando a soli 1.456 miliardi, con una contrazione di 47 miliardi in soli 12 mesi, un deleverage pari al 2,6% del PIL.

Rispetto al 2011, la contrazione del credito al settore privato è stata di 235 miliardi di euro: il rapporto credito/PIL si è ridotto del 13%.

Tutto questo è successo perché il nostro sistema bancario ha accusato perdite enormi: per via della crisi economica provocata dalle tante manovre fiscali che invece di salvare l'Italia l'hanno affossata: per via delle continue verifiche di resistenza agli scenari avversi, gli stress test, da parte delle autorità di Vigilanza; per via dell'obbligo di vendere in fretta gli NPL a prezzi assurdamente bassi; ed ora per la prospettiva di dover coprire anche le possibili perdite per i crediti incagliati.

Insomma, il sistema delle imprese italiane prima è stato affondato dalle misure fiscali restrittive e poi è stato schiacciato dalla mancanza di credito.

La crescita? Un miraggio!

Questi sono i numeri. Giudicate voi.

Il completo fallimento delle politiche europee.

Il Credito? Un disastro!
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