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Pensioni a rischio, se l’economia non cresce

Anche nei sistemi a capitalizzazione la crescita è fondamentale


Il caso delle pensioni pubbliche americane è emblematico, perché i contributi previdenziali versati dei lavoratori sono di molto inferiori alle prestazioni pensionistiche erogate. In un sistema a ripartizione, si sarebbe dovuto dichiarare il fallimento. Ed invece il sistema continua a funzionare perché gli interessi che maturano sulle somme investite non solo coprono il deficit dei contributi previdenziali rispetto alle prestazioni pensionistiche erogate, ma c'è un surplus di interessi che viene reinvestito e genera ulteriori proventi.

Nel 2018, I numeri relativi alle pensioni pubbliche americane sono stati questi: sono stati incassati contributi previdenziali per 219 miliardi di dollari, mentre sono state pagate per 335 miliardi di dollari. Il deficit, enorme, è stato di 126 miliardi di dollari, pari al 57% delle entrate. Nessuno se ne è preoccupato perché il capitale investito, pari a 4.339 miliardi di dollari, ha reso incassi per 436 miliardi di dollari, un ammontare ben superiore a quello delle pensioni pagate. Il surplus di gestione è stato infatti di 101 miliardi di dollari (436 miliardi di proventi sugli investimenti -335 miliardi di pagamenti per pensioni).

Tutto funziona, quindi, ma solo ad una condizione: i tassi di rendimento degli investimenti devono essere positivi. In questo caso, visto che ci sono stati investimenti per 4.339 miliardi di dollari ed incassi per 436 miliardi, il rendimento è stato del 10%.

In Europa, abbiamo una situazione opposta: le Assicurazioni ed i Fondi previdenziali privati non riescono più a mantenere i propri impegni a causa dei tassi di interesse tendenti a zero e dei tassi negativi sulla gran parte dei titoli di Stato. Siamo in una morsa: le pensioni pubbliche, basate sul sistema a ripartizione, soffrono per gli squilibri demografici e per le evoluzioni tecnologiche. I sistemi assicurativi e previdenziali privati non sono in grado di pagare per via dei bassi tassi di rendimento degli investimenti.

In Europa, da una parte si cerca di allungare la vita lavorativa ma si riducono i salari; dall'altra si sostiene la necessità di farsi una pensione complementare privata ma si portano i rendimenti a zero.

E' una strategia folle: se i tassi di crescita economica sono bassi, o negativi; se si tengono alti i livelli di disoccupazione per evitare gli aumenti salariali; se i rendimenti degli investimenti sono bassi, o negativi, il sistema fallisce.

Anche nei sistemi a capitalizzazione la crescita è fondamentale.

Pensioni a rischio, se l'economia non cresce.
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