Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 +0,75%
Francoforte 26-apr
18.161,01 +1,36%

Bonus Carburante a Parigi

Entro Natale, 100 euro a 38 milioni di francesi


In pratica, oggi il mercato delle materie prime e dei prodotti energetici è nelle mani dei produttori, ed i consumatori subiscono i rincari. Visto che alcuni Paesi, come la Russia per il gas o l'Arabia Saudita per il petrolio, detengono un elevato potere di mercato, ci si trova in difficoltà.L'Unione europea, ad esempio, non ha fatto niente per sostenere la realizzazione di rotte energetiche alternative, soprattutto quelle del Mediterraneo, visto che ci sono stati ritrovamenti di immensi giacimenti di gas al largo dell'Egitto e di Cipro. La questione della Libia è stata trascurata, mentre dell'Algeria non si cura nessuno. Solo l'Italia ha fatto, da decenni, una accorta politica di diversificazione strategica dell'approvvigionamento energetico.

Ricade tutto sulle spalle dell'Eni, mentre gli altri vanno a rimorchio. Il recentissimo gasdotto TAP, che attraversa l'Adriatico provenendo da oltre il Mar Nero, è stato ostacolato in ogni modo, con polemiche ambientalistiche senza fine. Galsi, il gasdotto che dovrebbe collegare l'Algeria alla Sardegna, conferendo a quest'ultima una sostanziale autonomia energetica, rimane sempre allo stato di progetto: forse c'è chi spera di rimpiazzarlo con impianti solari.

Nel frattempo, i prezzi dei prodotti energetici vanno al rialzo, ed i governi ci mettono solo una pezza usando le imposte per non fare aumentare le bollette della luce o del gas, oppure erogando un Bonus carburante. Quella della transizione energetica sembra una strategia davvero scritta sulle nuvole.

Intanto, ci si arrangia

Entro Natale, 100 euro a 38 milioni di francesi

Bonus Carburante a Parigi

Condividi
"
Altri Editoriali
```