Facebook Pixel
Milano 11:41
33.736,82 -0,43%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 11:41
7.834,07 -0,55%
Francoforte 11:41
17.717,05 -0,67%

Export USA: shale gas, unica luce nel buio pesto

Saldo petrolifero attivo ed export europeo che arranca, ma i conti con l'estero affondano

La politica restrittiva della Fed, volta a stroncare l'inflazione aumentando i tassi di interesse, non solo ha indotto la recessione tecnica visto che l'economia statunitense è già da due trimestri in contrazione, ma ha rafforzato il dollaro rendendo più convenienti le importazioni, peggiorando ulteriormente il deficit commerciale che l'Amministrazione Trump aveva cercato di sanare utilizzando la moral suasion nei confronti degli Alleati ed Imponendo dazi doganali alla Cina.

Gli sforzi volti al reshoring della produzione industriale ed a privilegiare la produzione interna rispetto a quella estera sono stati vanificati.

I dati mensili del commercio con l'estero sono pesantissimi: il deficit di giugno è passato dai 52 miliardi del 2020 agli 84 miliardi dell'anno in scorso.

I dati di metà anno non sono da meno: il passivo commerciale del periodo gennaio/giugno, che nel 2020 era stato di 285 miliardi di dollari e che era già arrivato a 401 miliardi nel 2021, quest'anno è stato di 535 miliardi peggiorando dunque dell'87%.

Non solo le importazioni americane crescono complessivamente ad un ritmo superiore alle esportazioni, ma quelle delle merci sono più dinamiche rispetto a quelle dei servizi: per l'economia statunitense è un massacro.
Condividi
"
Altri Editoriali
```