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Export USA: shale gas, unica luce nel buio pesto

Saldo petrolifero attivo ed export europeo che arranca, ma i conti con l'estero affondano


Il deficit commerciale verso la Cina sta invece aumentando, essendo arrivato nel periodo gennaio/ giugno di quest'anno a 200 miliardi netti di dollari rispetto ai 185 miliardi dello stesso periodo del 2021. L'andamento del deficit americano nei confronti di Pechino sembra essere caratterizzato da fortissime oscillazioni: 367 miliardi di dollari nel 2015, 347 nel 2016, 375 nel 2017, 418 nel 2018, 343 nel 2019, 308 nel 2020, 354 nel 2021. Quest'anno, a tendere, dovrebbe tornare intorno ai 400 miliardi di dollari.

In termini annui, il passivo della bilancia commerciale rischia di superare dunque i mille miliardi di dollari, di cui il 40% verso la sola Cina: una somma astronomica che si va ad aggiungere al debito americano verso il Resto del Mondo.

C'è da considerare infatti la posizione finanziaria netta (IIP) degli Usa, il saldo tra le attività e le passività rispetto al Resto del Mondo, alla fine del primo trimestre di quest'anno è stata negativa per 17.748 miliardi di dollari, in netto peggioramento rispetto al 15.01 miliardi del primo trimestre del 2021.

I Titoli di portafoglio detenuti dai non Residenti negli Usa ammontano a 27.211 miliardi di dollari rispetto ai 15.492 miliardi di titoli detenuti all'estero dagli statunitensi. Uno sbilancio su cui si devono pagare sempre più consistenti interessi, vista la politica di alti tassi decisa dalla Fed. C'è una sorta di disincanto rispetto ai Treasury: a giugno scorso, le detenzioni straniere ammontavano a 7.431 miliardi di dollari rispetto ai 7.519 miliardi del giugno dell'anno scorso. Sono 88 miliardi di dollari in meno.

La Cina, come è noto, sta lasciando la presa, essendo scesa dai 1.062 miliardi del giugno 2021 ai 968 miliardi del giugno di quest'anno mentre era arrivata a ben 1.315 miliardi a luglio del 2011.

Anche il Giappone ha limato i propri investimenti in titoli del Tesoro statunitense, essendo sceso a sua volta dai 1.280 miliardi di un anno fa ai 1236 miliardi di giugno scorso.
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