Una volta, neppure tanto tempo fa, si diceva "battere a macchina": una scrittura meccanizzata che superava i limiti della calligrafia per rendere i testi chiari da leggere e disponibili per farne più copie con il ciclostile.
Le Linotype venivano usate a loro volta per comporre le singole righe di lettere di piombo che venivano poi inchiostrate per stampare i giornali.
Il computer e la videoscrittura sono stati un altro passo in avanti nello stesso senso: cambiava solo lo strumento tecnico, più versatile e potente, visto che si sostituiva la carta e le parole si leggevano direttamente su uno schermo. Le stampanti a laser ed a colori ci hanno fatto compiere salti da gigante.
Il punto chiave, oggi, è invece la produzione di nuovi contenuti: è la "
macchina per rispondere", o meglio un sistema computerizzato che mette insieme una pressoché infinita quantità di contenuti precedenti e che li elabora per realizzarne di nuovi su richiesta dell'utente.
Un sistema che conosce il lessico, che padroneggia la grammatica e la sintassi, e che
usa l'Intelligenza Artificiale per comporre testi: detto in termini semplicistici, prima analizza tutto ciò che trova in termini di attinenza al testo che gli si chiede di comporre, come fa oggi il browser, e poi redige un "testo nuovo".
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