(Teleborsa) -
I listini azionari europei tagliano il traguardo di metà seduta con segni negativi dopo un avvio prudente e nonostante il segnale incoraggiante giunto dalla
Germania con la produzione industriale tornata salire inaspettatamente. A pesare sul sentiment degli investitori contribuisce il
nervosismo per la questione dazi tra USA-Cina.
Da giovedì prossimo, 10 ottobre, riprenderanno i negoziati tra i due Paesi. Il
Presidente americano, Donald Trump, ha mostrato
ottimismo sui prossimi colloqui, aggiungendo che preferirebbe un accordo global, piuttosto che un accordo parziale. Ma la strada dell'intesa sembra sempre più in salita visto che a poche ore dall'avvio del nuovo round di trattative,
l'amministrazione Trump ha inserito 28 entità cinesi nella sua lista nera, mossa che Pechino ha condannato duramente. Sono accuse "senza fondamento" - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang - la
Cina esprime forte disappunto e risoluta opposizione a tutto questo".
Sul mercato dei cambi, l'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,099. Lieve aumento dell'
oro, che sale a 1.503,1 dollari l'oncia.
Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il greggio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,45%.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a +143 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,85%.
Tra i mercati del Vecchio Continente preda dei venditori
Francoforte, con un decremento dell'1,04%.
Londra è poco mossa -0,16%, mentre
Parigi, soffre un calo dello 0,87%. A Piazza Affari, il
FTSE MIB è in calo (-1,11%) e si attesta su 21.411 punti.
Scivolano sul listino milanese tutti i settori.
Tra i più negativi della lista del listino azionario italiano, troviamo i comparti
materie prime (-1,83%),
beni industriali (-1,65%) e
bancario (-1,62%).
Affondano o perdono terreno
tutte le Blue Chip di Milano.
Le più forti vendite si manifestano su
Diasorin, che prosegue le contrattazioni a -4,34%.
Seduta drammatica per
Fineco, che crolla del 2,81%.
Sensibili perdite per
Buzzi Unicem, in calo del 2,34%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Saras (+0,74%),
Carel Industries (+0,64%),
Sesa (+0,64%) e
Danieli (+0,53%). Le peggiori performance, invece, si registrano su
Banca Ifis, che ottiene -4,32%. In apnea
Banca MPS, che arretra del 3,02%.
Tonfo di
Salini Impregilo, che mostra una caduta del 2,86%.