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Mercati europei in calo dopo deboli dati sulla manifattura

Commento, Finanza, Spread
Mercati europei in calo dopo deboli dati sulla manifattura
(Teleborsa) - Seduta negativa per Piazza Affari e per gli altri mercati europei, sulle continue preoccupazioni per il rallentamento dell'economia. Sul fronte macroeconomico, a settembre si intensifica la contrazione del settore manifatturiero dell'eurozona, con gli ultimi dati PMI di S&P Global che hanno mostrato l'ennesimo calo sia della produzione che dei nuovi ordini. "In alcuni casi, il volume della produzione si è ridotto in risposta all’incremento dei prezzi energetici, mentre parecchi programmi operativi sono stati corretti al ribasso per far fronte al minore numero di ordini ricevuti", si legge nel rapporto.

La crisi energetica è sempre al centro dell'attenzione di politici e investitori, con Gazprom che ha sospeso le consegne di gas naturale in Italia. Il prezzo della materia prima sulla Borsa di Amsterdam è comunque in ribasso, dopo che i ministri dell'energia dell'UE hanno trovato un accordo su misure tra cui un obiettivo di riduzione della domanda e una tassa sui profitti dalle società energetiche. Inoltre, la questione di un price cap ai prezzi è destinata a tornare sul tavolo questa settimana.

Il governo britannico ha abbandonato un piano per tagliare le tasse per i redditi più alti del Regno Unito, soltanto 10 giorni dopo averlo annunciato. Il cancelliere dello scacchiere Kwasi Kwarteng ha annunciato la decisione in un tweet, dicendo "l'abbiamo capito e abbiamo ascoltato", riferendosi alle critiche ricevute dagli investitori e dagli stessi parlamentari conservatori.

Continua a preoccupare Credit Suisse, con il titolo che aggiorna i minimi storici a causa dei timori del mercato in vista del piano di ristrutturazione che la banca svizzera annuncerà il 27 ottobre.

L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 0,9814. Nessuna variazione significativa per l'oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.663,9 dollari l'oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 4,32% in vista della riunione dell'OPEC+ di mercoledì. Il cartello dei Paesi produttori starebbe valutando un taglio alla produzione di oltre un milione di barili al giorno.

Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +243 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,54%.

Tra i mercati del Vecchio Continente spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dell'1,25%, Londra scende dell'1,07%, e calo deciso per Parigi, che segna un -1,4%.

Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,80%; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 22.278 punti.

In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-1%); sulla stessa tendenza, pesante il FTSE Italia Star (-1,66%).

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente Tenaris, che vanta un incisivo incremento del 5,73%.

In primo piano Saipem, che mostra un forte aumento del 2,54%.

Decolla ENI, con un importante progresso del 2,14%.

Andamento positivo per Telecom Italia, che avanza di un discreto +1,31%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amplifon, che prosegue le contrattazioni a -3,90%.

Lettera su Ferrari, che registra un importante calo del 3,08%.

Scende Moncler, con un ribasso del 3,02%.

Crolla Pirelli, con una flessione del 3,01%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Saras (+6,45%), Mfe A (+3,97%), Alerion Clean Power (+3,93%) e ERG (+2,55%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Brunello Cucinelli, che ottiene -4,18%.

Vendite a piene mani su Wiit, che soffre un decremento del 3,23%.

Pessima performance per De' Longhi, che registra un ribasso del 3,19%.

Sessione nera per Sesa, che lascia sul tappeto una perdita del 3,13%.

Tra i dati macroeconomici rilevanti:

Lunedì 03/10/2022
01:50 Giappone: Indice Tankan, trimestrale (atteso 11 punti; preced. 9 punti)
02:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 51 punti; preced. 51,5 punti)
10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 48,5 punti; preced. 49,6 punti)
15:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 51,5 punti)
16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 49 punti; preced. 52,8 punti).
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