Facebook Pixel
Milano 17:35
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 22:00
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 22:02
38.239,66 +0,40%
Londra 17:35
8.139,83 +0,75%
Francoforte 17:37
18.161,01 +1,36%

Sazi e soddisfatti

Quando non c'è più niente da sognare


Quello di oggi non è forse il migliore dei mondi possibili per chi investe ma ci si avvicina. Le banche centrali intendono mantenere i tassi reali a zero in America e negativi in Europa. Ancora una volta i possessori di bond ottengono un rinvio del bear market tante volte minacciato. La Fed sarà guidata da un uomo equilibrato e ragionevole. L'Europa ha un ritardo di quattro anni rispetto al ciclo americano e ha quindi la possibilità di assorbire abbastanza bene un'eventuale recessione negli Stati Uniti.

Botero. DanzatoriÈ giusto celebrare questo robusto quadro di fondo, ma non bisogna dimenticare che la storia non si ferma qui. Nulla vieta che i repubblicani perdano la maggioranza in Congresso tra 12 mesi. Nulla vieta che, già all'inizio del 2019, si profili all'orizzonte un'America inquieta pronta a cambiare di nuovo e a scegliere Sanders o la Warren come futuro presidente. Nulla vieta che i grandi monopoli della tecnologia vengano attaccati sul piano fiscale e su quello della legislazione antitrust. Nulla vieta che la Cina inciampi di nuovo, come capitò due anni fa.

Dopo nove anni di ciclo espansivo e due anni di sottociclo positivo premiati da una spettacolare rivalutazione degli asset finanziari e reali non vediamo nulla di male nel portare a casa qualcosa e nel concedersi una pausa di qualche settimana, pronti magari a rientrare più avanti.

Potrebbe essere diverso per l'Europa? La riforma fiscale americana, in teoria, è negativa per le imprese europee che vedono i loro concorrenti d'oltreoceano improvvisamente più profittevoli e competitivi, ma i mercati non ragionano così. L'arresto del rialzo dell'euro è un fattore di sollievo che compensa pienamente la modesta perdita di competitività e nulla vieta che l'Europa abbassi anch'essa, nei prossimi anni, le aliquote per le imprese.

Per le borse europee, quindi, proponiamo un alleggerimento modesto, accompagnato da una rotazione parziale e temporanea dall'Italia alla Germania.

Condividi
"
Altri Top Mind
```