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Il Fondo Salva Stati: "Così è se vi pare"

Il Fondo Salva Stati può essere un'ipotesi percorribile a condizione di blindarlo dagli attacchi speculativi della finanza come è stato negli anni passati


Per potere esprimere un giudizio sulla sua funzionalità è necessario capire il sistema di governance ed il modello culturale a cui si ispira, che sono i veri punti di debolezza di tutto l'impianto ma di cui non si parla mai. Il FME (Fondo Monetario Europeo) o Fondo Salva Stati ha seguito il modello culturale monetarista e neoliberista del FMI assunto a partire dagli anni settanta, dalla fine della convertibilità della carta moneta in oro dichiarata nel 1971 da Nixon.

Il FMI, in questo modo, ha di fatto tradito il suo originale "DNA" di radici Keynesiane per diventare un'istituzione monetaria e neoliberista. Il nuovo e diverso orientamento ha radicalmente cambiato la sua azione e, anziché "promuovere la collaborazione, la stabilità dei cambi evitando di ricorrere a misure in grado di compromettere la prosperità nazionale ed internazionale" (ART. I, II, III, IV, V.), ai paesi che necessitavano di prestiti veniva richiesta l'applicazione di politiche economiche di austerità monetaria, neo-liberiste e di privatizzazione, anche quando questi paesi avevano storie e modelli culturali diversi dando origine ai drammi sociali che vediamo ogni giorno, la Grecia ne è stato l'esempio drammatico.

Christine LagardeOra che il vento sembra soffiare da un'altra parte, la Lagarde che aveva promosso quell'austerità si dichiara pentita di averlo fatto. Il FME ha subito di conseguenza ed a cascata la colonizzazione culturale avviata dal FMI e l'Europa pur avendo una storia completamente diversa basata sul Welfare ha accettato il modello del mercato invece tipico della cultura anglosassone che oggi sta smentendo la tesi inesistente della sua efficienza.

Il sistema ha avuto, di fatto, effetti peggiorativi verso tutti i paesi europei non mettendo mai nessuna forma di contenimento ad una finanza totalmente deregolamentata diventata tossica e socialmente distruttiva. Paradossalmente l'austerity ha peggiorato i conti e la posizione di debito dei paesi creando disoccupazione, disuguaglianza, povertà e la ricchezza finanziaria generata viene trasferita fuori da mercati regolamentati ed il denaro è passato dal commercio e dall'industria alla finanza.

Anche la tempistica del franare della tenuta monetaria dell'Europa ha una sua dinamica che contribuisce a far capire le forme manipolative della finanza per determinare gli orientamenti geopolitici. L'avvio della campagna d'Europa viene annunciata nel febbraio del 2010 sia dal Wall Street Journal che da "La Repubblica" con l'indicazione dell'attacco speculativo all'euro promosso dagli hedge fund. Puntualmente in aprile Standard & Poor's declassa la Grecia, il Portogallo e l'Irlanda per dare il via all'idea dell'euro a due velocità; in agosto sarà la volta della Spagna.
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