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Prudenza e pazienza

Tardi per vendere, ancora presto per comprare


Sul piano della storia delle mentalità, d'altra parte, la paura per l'influenza negli anni Cinquanta va messa in scala con quella per l'olocausto nucleare, allora in cima alle preoccupazioni collettive. Quanto al 1969, l'epidemia cadeva in una fase di grande turbolenza per i conflitti razziali e per la guerra in Vietnam, che in quattro anni fece più morti americani della pandemia.

Perché allora oggi diamo così tanto peso economico e politico al coronavirus?

Le ragioni sono tante. Mezzo secolo fa l'informazione era monopolio di stato in Europa e oligopolio di sistema negli Stati Uniti. Tutto veniva filtrato e levigato. L'Asia era un soggetto economico o chiuso nel suo isolamento assoluto (Cina) o irrilevante. Negli anni Cinquanta Singapore era una sonnolenta cittadina senza finanza, Corea e Giappone erano economie piccole ancora ripiegate su se stesse.

Il mondo era poco globalizzato, le filiere produttive erano nazionali e la temporanea chiusura di una filiera non si ripercuoteva sulle altre. Il mondo della finanza era anch'esso chiuso e piccolo e i fondi pensione, tutti cassettisti, erano gli unici soggetti rilevanti nel mercato. La leva era quasi sconosciuta.

Oggi siamo in teoria più efficienti, ma in realtà più fragili. La ridondanza è scomparsa e ha ceduto il posto all'ottimizzazione, che richiede la sopravvivenza del solo produttore più efficiente e la scomparsa degli altri. E così scopriamo che le mascherine si producono solo in Cina e che quando ne abbiamo bisogno la Cina se le tiene per sé.

Quanto alla politica, basta avere letto i Promessi Sposi per capire che dalle epidemie ne esce sempre male, oscillando sempre e ovunque tra la minimizzazione per salvare altre priorità (la guerra dei Trent'anni nel Seicento, il Pil oggi) e la reazione draconiana che spaventa l'opinione pubblica e produce danni economici ingenti. Lo sbarco del coronavirus negli Stati Uniti, già iniziato, rischia di essere la buccia di banana su cui un Trump che ha finora superato ogni ostacolo rischia di scivolare. E se scivola Trump quando il suo avversario è Sanders, è il corso della nostra storia che può cambiare.
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