Facebook Pixel
Milano 10-mag
34.657,35 +0,93%
Nasdaq 10-mag
18.161,18 +0,26%
Dow Jones 10-mag
39.512,84 +0,32%
Londra 10-mag
8.433,76 +0,63%
Francoforte 10-mag
18.772,85 +0,46%

Rumori e segnali

Trasmissione disturbata, messaggio chiaro


Quattro trilioni (eventualmente a crescere, non certo a calare) sono il 18 per cento del Pil americano. Unito agli stimoli già messi in circolazione in questi mesi significa che metà dello stimolo globale verrà alla fine dagli Stati Uniti. Una bella differenza rispetto al 2009, quando la parte del leone nel portare il mondo fuori dalla crisi la fece la Cina.

Tornando ai segnali e ai rumori, rumore è la volatilità elevata dei mercati. Segnale è che la crisi di settembre ha ripulito le borse dalle isterie rialziste (nelle prime due settimane) ma anche dalle velleità ribassiste, severamente punite nel recupero successivo. Oggi il posizionamento è equilibrato e il mercato è pronto per nuove esplorazioni al rialzo senza più la zavorra di una leva troppo elevata.

Quanto ai settori, rumore è che Biden, novello Theodore Roosevelt, muoverà guerra ai grandi campioni della tecnologia. Il documento appena approvato dalla camera bassa sui nuovi monopoli ha effettivamente un linguaggio diverso e duro e dà ancora di più da pensare se ricordiamo il legame storico molto stretto tra i democratici e Silicon Valley. Il segnale di fondo è però più sfumato. La geologia geopolitica del conflitto secolare apertosi tra Stati Uniti e Cina richiede da parte americana una risposta che difenda i campioni nazionali della tecnologia, ma chiede anche che questi non soffochino l'innovazione e il crescere di un ricco e articolato tessuto di ricerca intorno a loro. Più che di disarticolare l'esistente in nome di qualche principio ideologico, un'America che si avvia a ridiventare un'economia di guerra (sia pure fredda, tecnologica ed economica) ha un bisogno vitale di una struttura economica solida e al tempo stesso vivace. La californiana Harris, che presto o tardi succederà a Biden, ha costruito tutta la sua carriera politica a San Francisco e sarà un'importante elemento di mediazione tra la vecchia e la nuova Silicon Valley.

In un regime di tassi a zero che privilegia la crescita rispetto al valore, i mercati non abbandoneranno la tecnologia, ma seguiranno gradualmente la tendenza a spalmarne lo sviluppo su soggetti che sono oggi in seconda o terza fila. Per chi investe, varrà la pena cercare di anticipare il più possibile questa migrazione.

(Foto: © Kittipong Jirasukhanont / 123RF)
Condividi
"
Altri Top Mind
```