Il discorso vale a maggior ragione per la Bce, che ha di fatto abbandonato l'obiettivo di riportare sotto controllo l'inflazione e si limita a prendere tempo contando sul fatto che le tensioni sui prezzi si smorzino da sole.
Ci sono certamente valide ragioni che spiegano l'atteggiamento delle banche centrali (gli errori sono a monte e risalgono a un 2021 ultraespansivo con un'economia americana surriscaldata) e sarà solo il tribunale della storia a emettere un verdetto equilibrato.
Per gli investitori quello che conta è organizzarsi in vista di una fase che vedrà rialzi dei tassi cui non siamo più abituati ma che manterrà ancora tassi reali fortemente negativi ed eviterà, almeno per quest'anno e forse per il prossimo, una recessione. Per un portafoglio azionario è ovviamente molto meglio evitare una recessione che potrebbe comportare la perdita di un quarto o un terzo del valore e sopportare in cambio un'erosione del potere d'acquisto significativa ma certamente molto minore. Lo stesso vale per un portafoglio di crediti in cui evitare i default è molto più importante che avere un paio di punti d'inflazione in meno.
Per i
governativi il discorso è diverso. Il loro ruolo, a questo punto, può essere quello di copertura contro il rischio che una recessione, alla fine, non possa essere evitata. In una fase storica di gravi turbolenze geopolitiche i governativi mantengono la loro ragion d'essere, ma non devono costituire una presenza ingombrante nei portafogli.
Non va del resto dimenticato che due logiche diverse si intrecciano in questo momento. Da una parte c'è una
logica economicista, quella cui siamo abituati, che cerca di massimizzare la crescita e di evitare turbolenze. Dall'altra c'è una
logica geopolitica che ritiene che questa sia l'ultima occasione per ridimensionare un blocco ostile all'Occidente senza ricorrere a una guerra guerreggiata e limitando i danni (cercando di contenerli) alla sfera economica.
Un portafoglio molto diversificato che includa azioni con bassi multipli, beni rifugio e valute forti sembra la via migliore per convivere con entrambe le logiche.
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