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Mance & Potere

La crisi è una vera manna per la Politica, ingorda di soldi e di consenso


Poteva essere una operazione di risanamento a costo zero per l'Erario, perché i proventi della operazione di saldo e stralcio delle pendenze tributarie e previdenziali avrebbero coperto l'onere dei pagamenti in sospeso delle pubbliche amministrazioni. Trattandosi di partite debitorie e creditorie, i conti patrimoniali delle imprese ne avrebbero guadagnato in termini di chiarezza e di abbattimento delle partite con le PA. Mai come in questo momento, sarebbe stato necessario chiudere i conti sospesi.

Invece no. Si è scelta la roboante quanto lentissima garanzia pubblica per i nuovi finanziamenti bancari, lasciando le imprese in balia del vento.

Per il potere politico ed amministrativo, la crisi sanitaria, sociale ed economica è una scusa buona per imporre divieti, stabilire regole, prevedere controlli, erogare contributi, costituire fondi da distribuire.

Ministeri, Regioni e Comuni hanno il proprio tornaconto, in termini di soldi e potere.

Tutto viene segmentato, creando una miriade di procedure che richiedono un dispendio enorme da punto di vista organizzativo e burocratico. Basta avere la forza di leggere, almeno per sommi capi, il DL Rilancio:
  • 5 miliardi per assunzioni e bonus nella Sanità
  • 1,5 miliardi per assunzioni e bonus nella Scuola
  • 3,5 miliardi per l'assistenza ai Comuni
  • 8,5 miliardi per fronteggiare debiti pregressi ai Comuni
  • 2,1 miliardi per crediti di imposta affitti e bollette
  • 4 miliardi per l'annullamento rata IRAP di giugno
  • 1 miliardo per reddito di emergenza (400 euro) maggio e giugno
  • 4,5 miliardi proroga bonus (600 euro) aprile e maggio
  • 2,5 miliardi crediti di imposta bonus turismo e cultura
  • 10 miliardi CIG in deroga ed altri ammortizzatori sociali
  • 6 miliardi ristoro perdite di fatturato PMI fino a 5 milioni
  • 6,4 miliardi bonus baby sitter, badanti, immigrati

Si tratta in totale di 55 miliardi di euro, che si vanno ad aggiungere ai 15 miliardi del DL Cura Italia ed ai 111 miliardi del DL Liquidità, per un totale complessivo di 181 miliardi di euro.
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