Ben presto i sogni lasciarono spazio ad una
realtà fatta di scontri e di guerre più che di condivisioni. Infatti le guerre ai confini dei due imperi - Corea, Cuba, Medio Oriente, Vietnam... - generarono un rincrudimento delle opposte posizioni alimentando la guerra fredda e la chiusura ad un confronto costruttivo e non distruttivo. Comunque quell'iniziale visione di pace e di speranza specie nel mondo occidentale contribuì a generare l'idea di forme democratiche di governo ispirate ai principi repubblicani ed un ritorno all'avvio della "res pubblica" che doveva trovare fondamento nei nuovi principi costitutivi dettati dalla ritrovata fraternità.
Il tema della "res pubblica" è fondamentale, soprattutto, nel pensiero europeo a partire da
Platone e ripreso da
Cicerone che nel suo trattato politico "De res publica" (I, 25, 39) definiva «La "res publica" come cosa del popolo; il popolo non è un qualsiasi aggregato di gente, ma un insieme di persone associatosi intorno alla condivisione del diritto e per la tutela del proprio interesse».
L'idea ed il disegno della "cosa pubblica" si concretizza appunto negli anni del dopoguerra per dare luogo agli stati odierni. Ma una "res pubblica" necessita di un "
nomos" come insieme di
leggi che regolano l'interesse dei cittadini per evitare che la società cada in preda all'arbitrio ed alla violenza degli interessi individuali ed egoistici in conflitto reciproco, com'è l'attuale stato delle società dell'uomo che hanno perso il contatto con le loro radici. La "cosa pubblica" necessita non solo di regole, ma di finalità etiche e di un "ethos" che non è solo il luogo in cui vivere ma anche il come vivere in quello stato o cosa pubblica.
La progressiva e naturale aggregazione di paesi diversi in una logica di ricerca di un bene comune globale ha modificato nel tempo il sistema di governo dei singoli paesi per favorire una loro unione collaborativa e non conflittuale a livelli superiori alla singola "cosa pubblica". Queste dichiarazioni di intenti sembrano, oggi, diventate solo mere illusioni al punto che ci dovremmo chiedere se esiste ancora una bussola in grado di governare non solo i singoli stati, ma anche il loro insieme che ha dato luogo alla globalizzazione che potremmo definire come "res global".
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