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Res publica e Res global: una governance fallimentare e suicida


Il sistema aureo è stato cancellato nel 1971 innalzando la finanza come strumento di governo mondiale ed il FMI come la Banca Mondiale sono diventati strumenti di attuazione di una politica di governo che si è sempre più intensificata con l'uso della finanza come arma non convenzionale. Il potere degli Usa nel controllo di questi organismi sovranazionali è stato senza dibattiti ma esercitato con lucida determinazione anche grazie all'occupazione dei posti di potere; la Banca mondiale è sempre stata governata da un presidente statunitense ed alcuni fra questi non hanno mai nascosto posizioni fortemente conflittuali e di dominanza, Paul Wolfowitz su tutti. Prima di essere nominato presidente della Banca Mondiale nel 2005 Wolfowitz era stato a lungo segretario alla difesa negli anni novanta per diventare ispiratore della politica estera di G. W. Bush e tra i principali ideatori della guerra in Iraq. Le guerre per la democrazia hanno toccato quei soggetti che più erano legati al sistema del petrodollaro ma anche che lo stavano minacciando: Saddam Hussein, Gheddafi, Assad ed ora Maduro e prima di lui Chavez.

Presidente Maduro, VenezuelaMai come in questo periodo storico si assiste alla totale mancanza di governance globale rispettosa degli equilibri dei singoli paesi ma usata in modo sistematico ed arbitrario dagli stati più forti nei confronti dei più deboli che si vedono lesa la loro sovranità o "res pubblica" come dovrebbe definire lo spirito di una democrazia rappresentativa. La finanza eretta a verità incontrovertibile nonostante la manifesta evidenza della falsità ha cominciato ad erodere la sovranità dei singoli paesi emettendo giudizi sui debiti sovrani privi di fondamento scientifico ma usati in modo dispotico e lesivo dell'autonomia delle scelte dei singoli governi locali.

L'ultima dimostrazione di difesa della "res publica" italiana è stato lo scontro a Sigonella tra Reagan da una parte e da Craxi ed Andreotti dall'altra; le conseguenze delle posizioni assunte dai due politici le abbiamo poi seguite negli anni novanta quando la fine della Russia ha innalzato gli Usa a potenza dominante al mondo illudendo ancora una volta tutti di quanto l'arroganza del potere diventi l'esercizio di una drammatica eutanasia evidenziata dal degrado sociale di quel paese.

La democrazia da "esportazione" è diventata una beffa che troppi continuano a subire passivamente così in quei paesi dove avrebbe dovuto esserci la democrazia oggi vi è solo morte, desolazione e l'impossibilità di viverci. Il modello socioculturale di un potere infinito senza limiti morali ha creato la più grande disuguaglianza nella storia in un mondo globale che è diventato una trappola infernale. Si è creato un potere senza limiti e senza apparenti responsabilità; ma non può essere un potere senza responsabilità.
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