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Europa, Zero Tituli

E' tutto bloccato: salari, consumi, prezzi, deficit pubblico, tassi di interesse, credito bancario, investimenti...

Il mercantilismo, coniugato con l'ordoliberismo che fa divieto agli Stati di interferire nei processi economici, ha contagiato l'intero Continente. Ormai boccheggia: se tutto tende a zero, c'è una ragione.


SALARI BLOCCATI

In Europa, solo i profitti si salvano a stento, ma anche questi ormai barcollano, legati come sono all'andamento dei mercati internazionali: in Germania, il rallentamento dell'export ed in particolare quello del mercato automobilistico, possono provocare un tracollo.
Le economie si sono orientate tutte verso l'export, sulla scia della Germania, ma questa componente non basta da sola a fare crescere il prodotto in modo significativo.
Il surplus della bilancia commerciale internazionale si fonda sulla capacità di battere la concorrenza sul piano della migliore qualità delle merci e dei servizi resi, e della loro convenienza di prezzo: per essere competitivi, bisogna controllare attentamente i salari e l'occupazione: una piena occupazione, infatti, porterebbe a richiesta salariali incompatibili con la stabilità dei prezzi e con gli obiettivi di competitività sull'estero.

CRESCITA ZERO

La crescita economica non è più un obiettivo, soprattutto se ne deriva l'azzeramento della disoccupazione. La disoccupazione, infatti, deve essere tenuta a livelli elevati, tali da non creare dinamiche salariali indesiderate: questo principio è stabilito anche nel Fiscal Compact, con il calcolo del NAWRU, acronimo che sta per "non accelerating wage rate of unemployment".

INFLAZIONE ZERO

Se i salari sono bloccati per via della concorrenza, interna ed internazionale, per non perdere mercato e vedersi ridurre i profitti, così come l'altro obiettivo è di non far aumentare i prezzi: variazione nulla per i salari ed altrettanto per i prezzi.
La BCE, da anni, si propone senza successo di portare l'inflazione ad un livello vicino ma non superiore al 2% annuo: butta soldi senza nessun risultato: anzi, un risultato lo ha conseguito, quello di abbattere i tassi di interesse, che su molte emissioni sono inferiori allo zero.

TASSI ZERO

Con la istituzione dell'euro, l'obiettivo di abbattere i tassi di inflazione è stato raggiunto, ma da anni la BCE ha portato i tassi di interesse a zero, o addirittura negativi sui depositi ulteriori rispetto alla riserva obbligatoria. Questa politica ultra accomodante è stata decisa per aiutare i debitori, Stati e privati, e per non fare implodere la moneta unica. Ma la conseguenza è che si è bloccato il sistema bancario: gli istituti hanno visto assottigliarsi i margini di interesse, e guadagnano prevalentemente sulle operazioni di pagamento e sui servizi correlati alla tenuta dei conti per la clientela depositante.
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