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Europa, Zero Tituli

E' tutto bloccato: salari, consumi, prezzi, deficit pubblico, tassi di interesse, credito bancario, investimenti...


MARGINI SUGLI INTERESSI ZERO

La politica dei tassi di interesse a zero sta distruggendo anche il sistema bancario europeo. Non solo tendono a zero i proventi derivanti dalla attività tipica bancaria, prendere il denaro in deposito ed erogare credito, ma ora la sola idea che entrino sul mercato dei pagamenti i colossi come Facebook, che ha annunciato il lancio di una sua moneta, la Libra, sta terrorizzando tutti, compresi i banchieri centrali: se gli Stati hanno perso il controllo delle moneta a favore delle banche centrali, stavolta sarebbero queste a perdere il privilegio assoluto di controllare le monete.

DEFICIT ZERO

Arriviamo ora al quarto zero, quello del deficit pubblico. Gli industriali, ossessionati dal contenimento dei costi, sono restii a concedere aumenti salariali, che ridurrebbero il margine di profitto. E' risaputo: le imprese quotate in Borsa volano sui listini quando annunciano tagli dell'occupazione, ristrutturazioni e delocalizzazioni per essere più efficienti.
Soprattutto in Italia, le associazioni imprenditoriali chiedono allo Stato di tagliare il cosiddetto cuneo fiscale: occorre tagliare le tasse sul lavoro, per mettere più soldi in busta paga ai lavoratori. E' sempre Pantalone che ci deve pensare: basta ricordare gli 80 euro erogati dal governo Renzi ai lavoratori dipendenti; ma non erano altro che una riduzione delle imposte, mascherata da erogazione a carico dell'Erario.
Tagliare il cuneo fiscale, significa ridurre il gettito delle imposte pagate dalle aziende: se contemporaneamente non si tagliano altre spese, il deficit aumenta. Secondo i dettami del Fiscal Compact, ciò è inammissibile: occorre invece procedere con aggiustamenti strutturali che azzerino il deficit. Tagliare la spesa pubblica, spesso quella per i servizi sociali provoca esborsi diretti da parte delle famiglie per spese sanitarie o scolastiche o per altri servizi. Tagliare gli investimenti pubblici rallenta ancora di più la crescita, e contrae il fatturato delle imprese che sono impegnate nella realizzazione delle opere pubbliche. Alcune hanno dovuto chiudere perché non ci sono più commesse: un vero disastro, dunque.

E' tutto bloccato: salari, consumi, prezzi, deficit pubblico, tassi di interesse, credito bancario, investimenti...

Europa, Zero Tituli.

(Foto: © Iaroslav Danylchenko /123RF)
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