Facebook Pixel
Milano 25-apr
0 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 +0,48%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

Coronavirus, l'Italia torna terra di frontiera

Pilastro dell'Anglosfera, colonia franco-tedesca o ponte verso la Cina?

Anche la emergenza per la epidemia di coronavirus va inquadrata in un contesto del grande conflitto geopolitico che oppone gli Usa alla Cina.

L'Europa, o meglio quel che ne resta dopo la Brexit, sta per implodere: abbandonata la sua matrice filo-Atlantica che ne caratterizzava la nascita e l'evoluzione in funzione antisovietica, cerca di darsi un ruolo globale.

L'asse franco-tedesco cerca di inglobare l'Italia, tenendola a bada sotto il profilo dei conti pubblici e delle sue relazioni dirette da una parte con Cina e dall'altra con gli Usa: senza l'Italia, l'Europa si sfalda.

Troppo debole per stare da sola, l'Italia ha bisogno di un contesto di alleanze: tutti la vogliono, per un motivo o per l'altro.

Questo è il cuore del problema: né gli Usa, né la Russia, né tantomeno la Gran Bretagna hanno interesse a che l'Italia si trasformi definitivamente in una semplice colonia franco-tedesca: sanno che, senza l'Italia, l'Unione Europa non può aspirare ad alcun ruolo globale.

Qui non si fa né dietrologia, né complottismo, ma ci si limita ad osservare che anche l'emergenza sanitaria per l'epidemia del coronavirus ha implicazioni geopolitiche.

Il fatto che l'Italia venga accusata in questi giorni di essere una sorta di "untore" sistemico, visto che sarebbero i viaggiatori provenienti dall'Italia a diffondere il virus, si presta ad una lettura chiara: siamo già stati isolati da una serie di Paesi extraeuropei, che mettono in quarantena chi arriva dall'Italia.

Siamo di fronte ad un segnale chiaro, politico, strategico: l'Italia rappresenta un fattore di rischio. Formalmente, sotto il profilo sanitario, per via della diffusione dell'epidemia, ma sostanzialmente sotto il profilo geopolitico.
Condividi
"
Altri Editoriali
```