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Le Banche Europee? Troppo lente

Congelano la liquidità ricevuta dalla BCE e finanziano con esasperante lentezza le imprese


Le banche europee devono svegliarsi.
  • Rallentano la politica monetaria della BCE: la liquidità in eccesso, tenuta ferma, dimostra che prendono il denaro a prestito a tassi negativi ma che poi non erogano i finanziamenti alle imprese. Di questo passo, la ripresa non arriverà mai: tutto il peso viene scaricato sulle finanze pubbliche e sul nuovo debito degli Stati.
  • In Italia, dopo aver ridotto il finanziamento del settore privato dell'economia, le banche sono ancora molto in ritardo rispetto agli impulsi del "decreto liquidità" che ha previsto garanzie dello Stato per ben 200 miliardi di euro, al fine di coprire le eventuali perdite a fronte di finanziamenti aggiuntivi alle imprese, da erogare entro la fine del 2020, con durata non superiore a dieci anni ed a tassi prefissati. Con i 50 miliardi di maggiori finanziamenti erogati in questi mesi, siamo ad appena un quarto delle potenzialità garantite dallo Stato.

Se continuano così, le banche europee verranno investite da uno tsunami di fallimenti, così come è accaduto dopo la crisi del 2008. Allora fu la BCE ad adottare politiche contradditorie, muovendosi decisamente solo con l'arrivo di Mario Draghi. Stavolta no: si è mossa tempestivamente e con risorse consistenti.

Congelano la liquidità ricevuta dalla BCE e finanziano con esasperante lentezza le imprese

Le Banche Europee? Troppo lente
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