Il Parlamento non può limitarsi a mettere le pezze, a stabilire chi e quanti soldi deve avere per rimediare al danno derivante dalla chiusura della sua attività. Deve entrare nel merito delle scelte effettuate con i DPCM.
Sono diventati tutti Sovrani, dal Presidente del Consiglio ai Presidenti delle regioni, fino ai Sindaci: ognuno agisce sulla base di poteri di emergenza. Ma poi si obietta: "Chi ci chiude, ci paghi!".
La verità è che a pagare saremo noi cittadini, con i nostri redditi, i nostri risparmi, le nostre case, le nostre imprese.
Questo enorme debito pubblico, che ora viene contratto in fretta e furia approfittando della politica monetaria estremamente accomodante della BCE, avrà una sola conseguenza: una bella patrimoniale.
I depositi in banca ed i conti titoli, saranno falcidiati. Le proprietà immobiliari saranno colpite da una dura patrimoniale: da pagare subito, a rate ovvero all'atto della successione, con percentuali crescenti.
Qui non si regala niente, a nessuno.
Il Parlamento deve decidere anche delle chiusure, non solo dei ristoriChiusure e Debito,Fallimenti e Patrimoniale
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