Se non esiste più l'interesse nazionale, perché prevalgono le regole del Mercato, a maggior ragione non può esistere un interesse europeo.
Dopo la crisi petrolifera del '73, l'Europa scoprì che non si poteva più fidare della disponibilità incondizionata di questa risorsa: ogni Paese, da allora, si diede come obiettivo un assetto di approvvigionamenti volto a garantirgli la indipendenza e la sicurezza energetica, moltiplicando e diversificando le fonti di approvvigionamento.
Bisogna investire in impianti, in know-how, allungando la catena del valore: non basta la ricerca di base, quella universitaria.
Serve la produzione.
La produzione crea reddito, garantisce indipendenza e continuità di innovazione.
I programmi di spesa per la
transizione ecologica e digitale possono andare ad alimentare solo gli acquisti di prodotti stranieri, anche di imprese europee, realizzati all'estero, oppure essere destinati alla modernizzazione della nostra filiera produttiva
Il rischio, per l'Italia, è di rimanere una colonia tecnologicaNGUE: Investire e Produrre, non Comprare(Foto: © Anawat Sudchanham/123RF)
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