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L'ultimo imperatore

Cina, restare o scappare?


Va poi considerato che per Xi, dopo le Olimpiadi del prossimo febbraio sulle nevi dell'Hebei, qualsiasi momento sarà buono per iniziare a stringere d'assedio Taiwan, fino ad arrivare, se necessario, a una guerra magari combattuta nel cyberspazio o nello spazio, ma pur sempre guerra. Anche per questo nelle misure delle ultime settimane non va vista tanto una restaurazione socialista (che in parte c'è, ma che non è l'obiettivo prioritario) quanto un ricompattamento del paese in vista di obiettivi superiori. Non piace a Xi che la tecnologia cinese si disperda in giochi da smartphone o piattaforme per comprare criptovalute. Meglio posizionare satelliti nei punti di Lagrange, le Gibilterra, Suez e Malacca dello spazio da cui attaccare i satelliti americani. Meglio lavorare con Putin per costruire una base sulla faccia nascosta della luna. Meglio costruire il 6G e le reti quantistiche. Meglio anche mantenere e rafforzare il primato tecnologico sulle rinnovabili, senza per questo rinunciare al carbone. E se fra poco navi da guerra anche italiane, tedesche e francesi pattuglieranno lo stretto di Taiwan, meglio consolidare con Putin il controllo sull'Eurasia e aggirare la tenaglia americana sul Pacifico buttandosi sull'Indiano attraverso il Pakistan o guardando in alto allo spazio.Chi investe non deve né restare né scappare da questa Cina, deve solo scegliere bene da che parte prenderla. Vanno ancora benissimo i bond governativi, mentre il renminbi ha finito il suo ciclo di rialzo senza che per questo debba iniziare un ritracciamento. Sull'azionario è meglio evitare Etf ed essere molto selettivi, affidandosi a mani esperte. Il repricing di questi giorni ha senso ma la correzione è probabilmente terminata. Vanno poi tenuti in conto il processo di separazione accelerata (consensuale) tra finanza occidentale e finanza cinese e la possibilità, un giorno, di sanzioni reciproche. Va infine ricordato che la Cina non ha nessun bisogno dei nostri capitali e può mandarci via quando vuole. Se poi decidiamo di svendere azioni cinesi ai cinesi, come si è fatto in questi giorni, ci sono i soldi domestici per comprarle.

Messa da parte (quantomeno nel breve) la grande paura sulla Cina, resta sull'orizzonte di agosto una Fed che parla di tapering guardandosi bene dal farlo ancora per qualche mese. L'inflazione può andare dove vuole (il deflatore del Pil americano del secondo trimestre, l'indicatore più ampio, è stato rivisto al rialzo al 6 per cento). L'inflazione può anche durare quanto vuole (la definizione di transitorio della Fed è passata da 6 a 12 mesi). Due sole cose interessano al mercato, i tassi di policy a zero e la continuazione del Qe. Finché ci saranno queste due cose i bond staranno tranquilli e all'azionario basterà una crescita dell'economia anche meno brillante (è già meno brillante) per fare nuovi massimi.
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