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Un giorno di ordinaria follia

Caucasico, maschio, non tanto giovane, azionista.

La sede nazionale operativa dell'Internal Revenue Service. New Carrolton, MarylandDi solito, nell’analisi, tanto i vicini quanto i lontani hanno le loro buone ragioni. Nel caso dell’America postelettorale gli osservatori lontani vedono ottimisticamente la foresta, la big picture, e avranno ragione nel medio termine. Gli americani vedono i singoli alberi e hanno ragione a vedere grigio per le prossime settimane.

Grigio, dunque, non nero. L’insuccesso repubblicano è tale rispetto ad alcune aspettative dell’ultima ora, ma prima della convention di Tampa di fine agosto gli strateghi del partito avrebbero messo la firma per il risultato ottenuto. La Camera dei Rappresentanti resta saldamente repubblicana e limiterà fortemente la libertà d’azione di Obama. I repubblicani hanno semmai difficoltà strategiche e una perdita di momentum, ma non si sono certo ridotti al lumicino.

Le imposte su dividendi e capital gain difficilmente andranno sopra il 25 per cento. Il fracking non verrà troppo ostacolato perché crea molti posti di lavoro e i sindacati, nel cuore di Obama, contano più degli ecologisti. Le banche continueranno a essere punzecchiate in tutti i modi, multate metodicamente e regolate sempre più minuziosamente, ma non verranno attaccate frontalmente e la Fed continuerà ad offrire loro un ambiente favorevole.

Quanto al fiscal cliff, tra le tante strade possibili una verosimile potrebbe essere questa. Nei prossimi giorni Obama annuncia di volere affrontare il problema con i repubblicani e li convoca alla Casa Bianca. I mercati, di intonazione debole lungo tutto il percorso del fiscal cliff, hanno un primo, ma breve, recupero.

Le trattative proseguono per tutto novembre e dicembre. Il mercato è in ansia, ma non precipita perché la discussione alla Casa Bianca è ad ampio respiro, è il cosiddetto grand bargain, un grande accordo che cerca di riprendere il discorso della Simpson-Bowles, la commissione bipartisan che nel 2010 aveva tracciato le linee guida per una sistemazione strategica della politica fiscale.

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