Sarà una bolla? Sono in tanti a chiederselo, perché è abbastanza paradossale quanto sta accadendo.
E non basta dire che
i valori di Borsa crescono di continuo solo per via della politica monetaria eccezionalmente accomodante per via della crisi sanitaria ancora in corso.
E' ben vero, infatti, che le
Banche centrali immettono di continuo liquidità sui mercati, a colpi da decine di miliardi di dollari o di euro mensili, comprando titoli di Stato che mettono in bilancio tra gli Attivi.
Ma è altrettanto vero che
gli Stati stanno emettendo ormai da un anno nuovi titoli di debito per importi pressoché equivalenti: nel 2020, in Italia, il fabbisogno di cassa delle Pubbliche amministrazioni è stato di 152 miliardi di euro, una somma stratosferica rapportata alla trentina di miliardi degli anni passati, quando il deficit si fermava attorno al 2% del PIL. Ebbene, per ragioni di politica monetaria, sempre nel corso del 2020 la Banca d'Italia ha comprato titoli di debito della Repubblica Italiana per ben 155 miliardi di euro, una somma che ha compensato pienamente le nuove emissioni.
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