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Troppi Otto Shock

Covid, Transizione ecologica, Inflazione, Svalutazione, Guerra in Ucraina, Borse e Tassi, Debiti pubblici, Fiducia


Il quinto shock, che ha colpito in prevalenza l'Europa, è stato determinato dalla guerra in Ucraina, per via della invasione della Russia iniziata il 24 febbraio scorso. Le sanzioni che le sono state via via comminate, e la previsione di dover rinunciare progressivamente a tutti i rapporti commerciali, ed in particolare all'import di carbone, di fertilizzanti e di prodotti agricoli, nonché il blocco delle esportazioni dalla Ucraina, ha determinato un ulteriore aumento dei prezzi e difficoltà di approvvigionamenti.

Il sesto shock è quello che sta colpendo i corsi azionari ed il settore dei bond: deriva dalle decisioni delle banche centrali di adottare politiche monetarie restrittive per contrastare l'inflazione. Ci sono forti critiche sull'efficacia di queste misure in Europa, visto che il fenomeno dell'aumento dei prezzi ha caratteristiche molto diverse negli Usa rispetto all'Europa: in America dipende da una spesa pubblica particolarmente sostenuta in un contesto di bassissima disoccupazione, mentre in Europa e soprattutto in Italia il livello di disoccupazione e l'inflazione dipende dai costi all'importazione.

Le Banche centrali temono da una parte il prolungarsi del contesto inflazionistico e dall'altra di provocare una recessione che sarebbe catastrofica, visto che non ci sarebbe affatto spazio per una nuova politica monetaria accomodante: i tassi di riferimento della BCE sono ancora pari a 0%, e dovrebbero essere portati al +0,25% a luglio ed al +0,50/0,75% a settembre.

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