E' rimasto deluso, chi si aspettava un cambio di marcia da parte della BCE.
La Presidente del Board dei Governatori,
Madame Christine Lagarde che abbiamo affettuosamente proclamato "
Lady Laga" non ha fatto nessun accenno alla nuova strategia sul target inflattivo (
FAIT, Flexible Average Inflation Target) enunciata dal Governatore della Fed, Jerome Powell, a Jackson Hole: il 2% di aumento dei prezzi è una media che va calcolata su un periodo di tempo imprecisato. I mercati non avranno più un parametro fisso su cui prevedere il comportamento della Fed, sia in senso espansivo che restrittivo.
Per la BCE e per l'euro, rimane dunque tutto tale e quale:
- sul PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program) si va avanti come stabilito fino a giugno 2021; e comunque si andrà avanti se e fintanto che l'emergenza lo dovesse richiedere;
- sui tassi di interesse non cambia nulla, rimanendo fermo allo 0% il rifinanziamento principale ed al -0,50% la penalizzazione dei depositi ulteriori la riserva obbligatoria.
Era impossibile, d'altra parte, cambiare improvvisamente il paradigma su cui Mario Draghi, il predecessore di Christine Lagarde alla guida della BCE, si era attestato senza deflettere per tutto il suo mandato, ribadendo ogni volta che il mandato della BCE è esclusivamente quello di assicurare la stabilità della moneta, che si realizza quando il tasso di inflazione si avvicina, ma non supera, il 2% all'anno.
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